XXII Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP22)

25302554899_5335586b7a_kLa XXII Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP22) ha aperto i battenti nel caldo clima della nuova banlieu turistica di Marrakesh, unica nazione del sud del mediterraneo africano risparmiata dalle rivolte delle Primavere arabe.
Il grande assente è Barack Hussein Obama, per ragioni di successione il Presidente in carica lascerà a Donald Trump.
Donald Trump, il tycoon newyorkese diventato Presidente degli Stati Uniti, sarà l’uomo della continuità rispetto all’accordo mondiale sul clima o tornerà sui passi che gli Stati Uniti, abbondantemente in ritardo sull’Europa, hanno percorso per la salvezza del Pianeta?
Il Ministro degli Esteri del Marocco Salaheddine Mezouar, che ha ereditato il ruolo dall’ex candidata all’Eliseo, la francese Segolene Royal, ha parlato di “ambizione collettiva” riscontrando però “forti differenze e tanto impegno da mettere in campo circa gli impegni presi a Parigi”. E’ evidente il riferimento, all’accordo entrato in vigore nelle scorse settimane e già ratificato da 100 dei 192 Nazioni firmatarie.
Patricia Espinosa, segretario generale di Unfcc ha confermato l’importanza della partecipazione degli Stati Uniti all’accordo.
L’obiettivo di contenere sotto ai 2° l’aumento della temperature terrestre deve essere perseguito con forza. Se il surriscaldamento supererà questa quota diventarà irreversibile condannando a morte il Pianeta.

 

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2 commenti

  1. Dobbiamo aspettare cosa succedera nelle prossimi anni venideri. Il nuovo presidente Degli Stati Uniti ha una immensa responsabilitá di essere d’accordo con i nuovi tratati sui cambiamenti climatici. Sarebbe un disastro un aumento di per lo meno 2 gradi centigradi di piu.

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