Entra in vigore l’Emendamento di Kigali: iniziato il phase-down degli HFC

RWANDA-ENVIRONMENT-WARMING-OZONE-HFC
La gioia al momento dell’approvazione dell’Emendamento a Kigali

Il 1° gennaio 2019 è entrato in vigore l’Emendamento di Kigali al protocollo di Montreal, che comporterà la graduale eliminazione degli idrofluorocarburi (HFC), potenti gas a effetto serra.
Pur non avendo un effetto deleterio sullo strato di ozono, gli HFC, utilizzati principalmente in impianti di refrigerazione, condizionamento dell’aria e pompe di calore, sono migliaia di volte più dannosi per il clima rispetto alla CO2. In risposta alla rapida crescita delle emissioni di HFC, le 197 “parti” del Protocollo di Montreal hanno adottato l’Emendamento di Kigali nel 2016 per ridurre gradualmente la produzione e il consumo globali.
Si prevede che la graduale riduzione degli HFC nell’ambito dell’Emendamento eviterà fino a 0,4° C di riscaldamento globale entro il 2100, continuando a proteggere lo strato di ozono e contribuendo così in maniera significativa all’obiettivo di lungo termine dell’Accordo di Parigi: mantenere l’incremento medio della temperatura mondiale a meno di 2°C rispetto ai livelli preindustriali.
Sono previste tre fasi per l’attuazione dei nuovi obiettivi definiti dall’Emendamento di Kigali. La riduzione nell’uso di HFC è iniziata ufficialmente quest’anno per i Paesi industrializzati, con l’obiettivo di ridurre la quota base del 90%. La maggior parte dei Paesi in via di sviluppo, tra cui Cina, Brasile e Sud Africa, dovranno invece ridurre i consumi a partire dal 2024. Infine, un terzo gruppo di nazioni, tra cui l’India e i Paesi del Golfo, dovrà cominciare dal 2028. L’Unione Europea, grazie al Regolamento F-Gas in vigore dal 2015, ha già raggiunto le sue quote di riduzione previste per quest’anno.
Ad oggi, però, è ancora attesa la ratifica dell’Emendamento da parte di più di due terzi dei paesi aderenti al Protocollo di Montreal: finora soltanto 65 nazioni su 197 lo hanno ratificato. La Cina e gli Stati Uniti, nonostante siano fra i maggiori produttori e consumatori di HFC, non hanno ancora proceduto in questo senso.

Rispondi