Consultazione pubblica sulla regolamentazione F-GAS: l’opinione dell’IIR

La consultazione pubblica avviata dalla Commissione Europea ha dato ai principali attori del settore la possibilità di esprimere la loro opinione sul modo in cui la nuova Regolamentazione F-GAS dovrebbe essere al termine del processo di revisione.

Anche IIR, International Institute of Refrigeration, ha partecipato alla consultazione.

Di seguito, ne riportiamo le considerazioni:

L’International Institute of Refrigeration (IIR) ha consultato il suo Consiglio Scientifico e Tecnologico e tutti i membri della Commissione nei vari paesi membri dell’IIR esperti nel settore dei refrigeranti, compreso il loro uso in tutte le applicazioni: refrigerazione e catena del freddo, aria condizionata, pompe di calore, criogenia…

Tutti sono concordi nel ritenere che il regolamento sui gas fluorurati sia un grande successo, e che dobbiamo continuare ad applicare il programma di riduzione delle quote e i divieti sui refrigeranti, come da programma, fino al 2030. Questo non dovrebbe essere fatto più lentamente, poiché sembra possibile continuare la riduzione graduale degli HFC come previsto, né più velocemente, poiché, oltre alle problematiche relative al commercio illegale, ora si deve dare priorità all’efficienza energetica delle apparecchiature e dei sistemi, come edifici o veicoli. Una riduzione graduale più rapida porterebbe certamente a soluzioni meno efficienti dal punto di vista energetico, e sono inoltre necessarie norme chiare e stabili per ispirare fiducia e consentire una pianificazione intelligente degli investimenti. La refrigerazione rappresenta circa il 20% del consumo globale di elettricità ,e questa quota è in costante aumento (si vedano le pubblicazioni IIR, IEA e UNEP). Le emissioni indirette di CO2 dovute al consumo di elettricità sono due volte superiori all’impatto diretto dei refrigeranti.

In ogni caso, è necessario decidere ora le quote per il periodo 2030-2036, in quanto l’Unione europea rispetterà l’emendamento di Kigali al protocollo di Montreal: l’obiettivo è una riduzione graduale dell’85% delle emissioni di CO2 equivalente nel 2036, e l’obiettivo per il gas fluorurato è solo del 79% nel 2030. Una tale riduzione non sarebbe un problema, ma prima si deciderà, meglio sarà.

Alcuni settori non sono attualmente toccati dal regolamento sui gas fluorurati. L’IIR sta preparando una nota informativa sulla refrigerazione al di sotto di -50 °C, che spiegherà come potremmo attuare una riduzione graduale in questi settori. L’IIR terrà informata la Commissione.

Occorre intraprendere azioni a livello europeo in materia di consumo energetico, tenendo in particolar modo conto del Total Equivalent Warming Impact (TEWI). Il coordinamento con le azioni europee in materia energetica, come la direttiva sulla progettazione ecocompatibile, è essenziale. La priorità dovrebbe essere data agli impianti di condizionamento dell’aria e alle pompe di calore, per i quali dovrebbe essere perseguita l’applicazione dell’etichettatura relativa all’efficienza energetica ed essere pianificato un bando delle apparecchiature inefficienti.

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Altre azioni dovrebbero essere intraprese nel periodo 2020-2030: l’uso di refrigeranti naturali dovrebbe essere incoraggiato e facilitato, mediante l’armonizzazione delle legislazioni nazionali, comprese le norme di sicurezza (ad es. ammoniaca), e mediante l’applicazione armonizzata delle nuove norme sugli idrocarburi e sui refrigeranti infiammabili e leggermente infiammabili a basso GWP. Si dovrebbe procedere a una revisione dei regolamenti attuali e futuri e della loro applicazione pratica in tutti gli Stati membri dell’UE per quanto riguarda i refrigeranti infiammabili e tossici. Una rapida applicazione di nuovi standard in tutta Europa contribuirebbe a ridurre gradualmente l’attuale quantità di HFC.

Inoltre, la formazione sui refrigeranti a basso GWP dovrebbe essere promossa meglio o, meglio ancora, diventare obbligatoria. L’IIR ha partecipato al progetto finanziato dall’UE Real Alternatives for Life, a dimostrazione del fatto che esistono gli strumenti per mettere in campo efficaciemente tale formazione. Ricerca e lo sviluppo devono continuare più che mai per ridurre il TEWI di un numero sempre crescente di applicazioni. Parallelamente, occorre rafforzare il controllo e la certificazione degli impianti, per ridurne le perdite.

L’IIR e i suoi esperti sono a disposizione della Commissione dell’UE, osservatore ufficiale della nostra Organizzazione grazie allo status intergovernativo, per assisterla nello svolgimento della revisione e per partecipare a eventuali gruppi di lavoro dedicati.

Il testo originale, in inglese, può essere consultato CLICCANDO QUI.

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