Ottime notizie da Confindustria CECED, l’associazione che riunisce le aziende che operano in Italia nel settore degli apparecchi domestici e professionali, il secondo maggior settore manifatturiero italiano.
Per la prima volta dal 2009 il comparto dei grandi elettrodomestici (lavaggio, refrigerazione, cottura) ha registrato nel 2015 un risultato positivo nel sell-in per tutte le tipologie di prodotto.
Nel complesso, il sell in del comparto è cresciuto del 5% rispetto al 2014.
A fronte di questo risultato positivo rimane l’ulteriore diminuzione in volume della produzione in Italia, che ha perso circa 227.000 unità. Significativo il calo della produzione delle lavabiancheria (-19,8%).
Al contrario, la produzione nazionale di frigoriferi e congelatori segna il primo risultato positivo (+8%) dal 2002.
L’andamento del 2015 prova che il mercato è elastico agli incentivi in vigore e che, probabilmente, ha consuntivato la sostituzione degli esemplari obsoleti, dopo averne rimandato l’acquisto in attesa di tempi migliori.
In gennaio 2016, il sell-in si è mantenuto in terreno positivo, grazie anche alla conferma degli incentivi per le ristrutturazioni edilizie e l’efficienza energetica.
La crisi produttiva è rallentata nel 2015 sull’anno precedente (-1,8% rispetto a -2,1%, dati Anie), ma la mancanza di competitività dell’intero Sistema-Paese fa sentire sempre più la concorrenza estera. A questa situazione si sovrappone la cronica assenza di un piano industriale per il settore, richiesto da tutti i produttori in Italia.
Per quanto si riferisce agli altri comparti, si registra la conferma dell’andamento positivo delle apparecchiature professionali per catering e ospitalità (+7% valore).
L’Italia ha ribadito nel 2015 il posizionamento di leader mondiale per qualità e innovazione. Si è aperta a nuovi mercati geografici mentre l’Europa è rimasta sostanzialmente stabile.
La domanda mondiale delle cappe aspiranti per cucina, nonostante la contrazione nel terzo trimestre 2015, registra una crescita di +2% in Europa Occidentale e di +5% negli Stati Uniti.
Nel 2016 entra in vigore la Classe energetica A+, che ha l’obiettivo di riposizionare domanda e produzione su modelli sempre più efficienti, con un prezzo medio più elevato vista la maggiore tecnologia richiesta per rientrare nella nuova Classe.
I risultati 2015 del comparto componenti risentono dell’andamento dei grandi elettrodomestici: crescita nella refrigerazione e calo nel lavaggio.
Le concentrazioni aziendali hanno influito sulla proposta del comparto, che ha dovuto modificare l’offerta tecnologica e ridefinire le strategie.
Si è confermata la capacità delle industrie della componentistica nel definire dimensioni e localizzazioni a misura della domanda, aumentare gli investimenti in innovazione, puntare con elasticità a nuove opportunità.
Grazie al costante impegno industriale nell’innovazione, il comparto dei piccoli elettrodomestici (PED) ha vissuto nel 2015 un anno di forte positività: + 7,4% in valore (dato GfK) con un’accelerazione negli ultimi mesi.
L’industria è stata particolarmente attenta nel recepire i segnali dal mercato che, nella crescita, si va trasformando con un forte sviluppo del canale online, però a svantaggio del canale dei negozi tradizionali.
Come per i prodotti per la cucina, quelli per l‘aspirazione hanno compiuto un salto di qualità: l’introduzione dell’etichetta energetica per questi ultimi ha portato la sensibilità verso l’efficienza energetica anche nel mondo dei piccoli elettrodomestici.
La lunga e calda estate del 2015 ha confermato che il mercato dei climatizzatori ha una forte relazione con le temperature: il sell-in ha registrato +10% in volumi, che diventa +84% per il sell-out.
In particolare, i portatili sono cresciuti di +250% in volumi di sell-out.
Questi risultati riaccendono nei produttori la propensione strategica verso nuove tecnologie e uno sviluppo strutturale che svincoli dalla stagionalizzazione.
Con una leggera flessione delle vendite nell’intero anno, il comparto degli scalda-acqua elettrici ha segnato dati positivi nell’ultimo trimestre.
Si ritiene che il risultato sia l’avvio di una tendenza innescata dai prodotti di più elevata efficienza energetica per l’entrata in vigore dei nuovi regolamenti europei sull’Ecoprogettazione e sull’etichettatura.
La proroga delle detrazioni fiscali per efficienza energetica e ristrutturazioni edilizie, assieme all’etichettatura energetica sposterà ulteriormente il mercato verso le tecnologie più efficienti. In parallelo, diventeranno sempre più importanti i controlli di mercato a tutela dei consumatori e delle industrie in Italia.
Il comparto del riscaldamento domestico a biomassa ha subito un sostanzioso rallentamento nel 2015: si stima -20%.
L’incertezza sui regolamenti europei in definizione per il 2017-2018 e le voci sulle preoccupazioni ambientali delle emissioni hanno influito sul mercato nonostante la conferma delle detrazioni fiscali. Per i produttori italiani è uno stimolo a presentare prodotti sempre più innovativi e rispettosi dell’ambiente.
Per il comparto dei camini e canne fumarie il 2015 non è stato un anno memorabile per via della contrazione del riscaldamento a biomassa e per la crescente diffusione dei sistemi di evacuazione fumi in plastica, nonostante le caldaie a condensazione, in rapida fase di sviluppo del mercato, richiedano camini metallici.