Emergenza rientrata alla Orogel di Cesena. L’industria di surgelati aveva subito nei giorni scorsi una perdita di ammoniaca che ha costretto ad uno stop forzato nella giornata di lunedì, resosi necessario per areare lo stabile disperdendo l’ammoniaca rimasta in sospensione nell’aria.
E’ stato completato questa notte il periodo di “ripulitura” ed è stata riparata la “falla” nella tubazione dell’ammoniaca nel sistema di refrigerazione.
Il malfunzionamento è stato riscontrato nella notte tra domenica e lunedì, in un momento in cui non c’erano operai in zona. I sistemi di emergenza e le valvole di sicurezza hanno fuznionato alla perfezione e la concentrazione di ammoniaca si è attestata al di sotto delle soglie dannose per l’uomo. Poco dopo Pompieri e addetti dell’azienda equipaggiati con tute NBCR da rischio chimico sono intervenuti sul posto.
Si tratta del secondo episodio che in questo mese coinvolge gli impianti ad ammoniaca dopo quello avvenuto circa 10 giorni fa nella sala concerti di Noribmberga, posta immediatamente di fronte alla location che ospita chillventa.
Entrambi i casi si sono fortunatamente risolti senza danni alle persone. Nel primo ha giocato un ruolo favorevole il fatto che la sala fosse inutilizzata al momento della fuga di gas, nel secondo la location dello stabilimento Orogel che, come si nota dalla foto copertina, è sito in una zona industriale circondata da campi e lontana da luoghi di aggregazione o complessi residenziali.
Occorre, stimolati dagli eventi, riaprire la riflessione riguardo a quelle strutture industriali che utilizzando particolari gas potenzialmente nocivi per le persone non hanno ancora provveduto ad una ricollocazione in aree idonee. Sono molte le industrie, in particolare di piccole e medie dimensioni, che al momento della nascita erano insediate in zone disabitate e che si sono viste negli ultimi anni crescere la città attorno.
Esiste a tal proposito il Registro Nazionale delle Aziende a rischio di incidente rilevante e tale analisi di RIR va inserita anche nei piani comunali. Occorre che i ministeri competenti, di concerto con le Regioni e le Province Autonome forniscano le amministrazioni locali delle risorse necessarie per accompagnare le aziende a RIR in aree protette delle zone industriali, liberando le aree residenziali e a servizi del possibile pericolo di derivazione.