3 milioni di posti di lavoro tramite l’economia verde. Uno studio di Unioncamere – Fondazione Symbola prevede 234 mila assunzioni entro il 2014

downloadQuanto “vale” davvero la  green economy? Da uno studio accreditato i numeri paiono essere positivi.
101 miliardi di euro di valore aggiunto e 3 milioni di posti di lavori nelle varie fasi della catena. Questo il valore assegnato in Italia che, come sappiamo, ha margini abbondantissimi di crescita.
Il rapporto “GreenItaly 2014” redatto da Unioncamere-Fondazione Symbola presentato a Roma la scorsa settimana da un lustro fotografa la situazione della green economy nazionale.

L’On. Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati e della fondazione Symbola, ha dichiarato: “Non ci metteremo alle spalle questa lunga crisi – commenta Ermete Realacci, presidente di Symbola – se non cambiando e imboccando con convinzione la via della green economy, che è anche la strada maestra per contrastare imutamenti climatici; l’Italia deve affrontare i suoi mali antichi e deve saper fare tesoro della crisi per cogliere le sfide, e le opportunità, della nuova economia mondiale

Le aziende italiane attive nel settore o che hanno fatto investimenti in questa direzione sono circa 341 mila. Un’ossatura importante pari al 22% circa del totale.

In particolare è interessante il dato che riguarda il nostro settore e la nota “rivoluzione dei refrigeranti” poiché in queste 341mila sono comprese quelle che hanno ridotto in ogni forma l’emissione di CO2 in atmosfera. Infatti nell’industria manifatturiera la percentuale di imprese sale al 33%.

Anche le start up sono attive nella green economy nel primo semestre del 2014 sono 33.500 le start-up green che hanno profuso risorse in tecnologie rispettose dell’ambiente.

Al proposito Ferruccio Dardanello presidente di Unioncamera “La cultura green non è più soltanto patrimonio di una piccola cerchia di illuminati ma un orientamento che sta conquistando gran parte dei nostri connazionali, visto che quasi 8 italiani su 10 dichiarano di preferire prodotti eco-sostenibili; una constatazione che deve ancora di più valorizzare l’atteggiamento seguito dalle nostre imprese.”

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