Torniamo a parlare di refrigeranti alternativi, questa volta in modo originale, quasi spaziale! L’ammoniaca, della quale abbiamo più volte elencato i vantaggi, sappiamo potersi rivelare molto pericolosa in caso di perdite accidentali. E’ quello che è accaduto nella Stazione Spaziale Internazionale NASA che, con a bordo l’astronauta italiana Samanta Cristoforetti, è stata parzialmente evacuata il 14 gennaio alle 10 di mattina ora italiana. I rilevatori hanno segnalato una perdita di ammoniaca nella parte statunitense dell’ ISS e gli astronauti, dopo aver indossato le maschere di ossigeno, sono stati evacuati e trasferiti rapidamente nella sezione russa della stazione spaziale. “L’equipaggio è al sicuro nel settore russo e il settore statunitense è stato isolato”, queste le parole di Maxim Matyushin, Direttore della missione russa. La ISS è divisa in due settori: russo (ros) e americano (esos) gestito quest’ultimo dalla NASA e dalle agenzie spaziali canadese, giapponese e europea. Sono attualmente in corso accertamenti ma le cause parrebbero essere indipendenti da una reale perdita di refrigerante: un malfunzionamento di un sensore o di un computer di bordo avrebbe segnalato erroneamente la fuga!
Tuttavia, una situazione similare si era già verificata a dicembre 2013 quando la rottura di una valvola difettosa aveva causato effettivamente una piccola perdita di ammoniaca.
Quindi, come rassicura il Tweet di AstroSamantha, pericolo scampato e emergenza rientrata, ma allerta continua da parte dei controller su possibili future emergenze.