+ 1,53° rispetto al trentennio di riferimento. Questi i dati che destano preoccupazione in Italia circa il sempre più insistente surriscaldamento del belpaese.
Un’africanizzazione della penisola che sembra non subire arresto nonostante gli sforzi dell’industria che ci stanno portando ad una soluzione del buco dell’ozono.
Le rilevazioni annuali di temperatura hanno preso il via nel 1800 e da allora mai era stato registrato un così forte caldo.
A rendere pubblica la situazione un dossier Isac-Cnr. “Da segnalare – precisa il climatologo Michele Brunetti a TgCom- in particolare aprile, che ha fatto segnare il record“, per questo mese, più caldo in assoluto”.
L’industria del freddo con lo storico cambio di refrigeranti sta facendo moltissimo per contribuire alla salvezza del clima prima che la situazione raggiunga il punto di non ritorno.