L’intervento del Direttore Centro Studi Galileo ad Atmosphere Europe 2018

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Da destra Marco Buoni, Andrea Voigt EPEE e Claire Perry EIA a ATMOEurope2018

Nella cornice del Lago di Garda che ha ospitato Atmosphere Europe 2018, molti sono stati gli interventi di relatori internazionali, massimi esperti del settore HVAC. Tra questi riportiamo un interessante stralcio dell’intervento del Presidente AREA e Direttore Centro Studi Galileo Marco Buoni.
“AREA rappresenta 125.000 tecnici provenienti da 25 nazioni. Imprenditori che installano ogni tipo di tecnologia con qualsiasi tipo di refrigerante. Vogliamo avere refrigeranti naturali, ma come i miei colleghi di EUROVENT e EPEE hanno detto, non esiste una soluzione che si adatti a tutti. La soluzione è la formazione per i gas naturali.
I refrigeranti naturali stanno trovando spazio in tutte le applicazioni. Anche nell’aria condizionata dove l’ammoniaca si sta dimostrando un refrigerante molto efficiente per l’area delle applicazioni industriali. Nel settore domestico alcune grandi marche usano refrigeranti naturali, un esempio su tutti è il celebre Pinguino Delonghi.
Occorre ridurre a zero le installazioni non certificate. Soprattutto per quanto riguarda gli split, in Europa sono spesso tecnici di altri settori ad operare, senza formazione e in concorrenza sleale con i Tecnici del Freddo che per operare devono acquisire le Certificazioni personali e aziendali. Per i Refrigeranti Naturali ad oggi non è prevista una specifica Certificazione e visto che si tratta di materiale che lavora ad alte pressioni e infiammabile è un gap molto negativo per la sicurezza degli operatori e degli utilizzatori finali.
L’emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal è una grande opportunità per l’Europa. Per quanto riguarda la Formazione è importante che si punti decisamente nella direzione di ampliare le opportunità anche ai Gas Naturali.
Le Associazioni tramite il kit di formazione universale UT-KAR per le Tecnologie Alternative,  l’RDL Refrigerant Driving Licence, Real Alternatives co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma LIFE hanno già sviluppato programmi di formazione che si potrebbero estendere in tutte le Nazioni Europee a tutti i Tecnici del Freddo.”
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