EX-EMBRACO (Riva di Chieri-TO) E ACC-WANBAO (Mel-Belluno) SI UNISCONO: UNA NEWCO PER SALVARE 700 POSTI DI LAVORO

L’idea di base è quella di operare trasformare in punti di forza le criticità delle due aziende, costruendo un nuovo ed efficiente polo dei compressori che possa avere la stabilità e i mezzi necessari per intervenire sul mercato.

Ex-Embraco e ACC-Wanbao diventano Italcomp, una newco che viene messa in cantiere per salvare 700 posti di lavoro.

Grazie a investimenti privati e pubblici per quasi 50 milioni entro il 2024, la nuova linea d’azione permetterà agli stabilimenti di Torino (ex-Embraco, 400 dipendenti) e Belluno (Wanbao-ACC, 300 dipendenti) di lavorare sinergicamente per arrivare, dal 2022, a produrre 6 milioni di compressori all’anno, ridando linfa vitale a entrambe le realtà.

In questa specifica circostanza, il lockdown per una volta ha avuto un risvolto positivo: “La pandemia” – come ha spiegato la sottosegretaria Alessandra Todde – “ha modificato gli equilibri produttivi nel settore e ha fatto emergere una domanda di componenti da parte dei produttori che vogliono un player europeo, per accorciare le filiere ed emancipare gli operatori dagli unici due big player al mondo, in Cina e Giappone“.

La newco, ItalComp, nasce con l’intento di creare un polo italiano specializzato nella produzione di compressori per frigoriferi: i finanziamenti arriveranno dal fondo per la gestione delle crisi d’impresa, 10 milioni, altri dieci dal fondo Whirpool per la reindustrializzazione del sito in provincia di Torino e il resto da partner privati.

Nei prossimi mesi si lavorerà alla costruzione del polo, a partire da due realtà complesse dal punto di vista societario e coinvolgendo un gruppo di aziende private a sostegno del progetto, e sarà inoltre aperto un tavolo nazionale per conservare i livelli occupazionali, ma sarà offerta la possibilità di incentivi per uscire e agevolazioni alla pensione. Per i sindacati è importante che nessun lavoratore venga lasciato indietro, FIOM in primis.

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Da parte del Governo c’è piena fiducia ed entusiasmo per il nuovo polo industriale che può ridare vigore al settore del freddo in Italia con l’ACC di Borgo Valbelluna in grado di giocare un ruolo da protagonista. Un progetto ambizioso, di larghe prospettive, su cui il Ministero dello Sviluppo Economico sta lavorando con estrema attenzione e capacità”: questo il commento di Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento.

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