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Clima, da Copernicus segnali allarmanti: 2020 anno più caldo di sempre in Europa

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Proseguono i segnali negativi sull’attuale emergenza climatica, con il 2020 che registra un altro record negativo, quello di annata più calda mai registrata in Europa.

Il rapporto Esot di Copernicus parla chiaro: gli effetti sulla salute umana e sull’agricoltura rischiano di essere assolutamente devastanti.

Come Angela Merkel a ricordato, la lotta al Climate Change sarà “un’impresa titanica”, e sebbene ormai i leader mondiali concordino sulla necessità di tagliare le emissioni di gas serra e di intervenire con vigore per contrastare l’inquinamento e puntare su un’economia più green e sostenibile, la comunità scientifica teme che le misure adottate potrebbero essere insufficienti.

Il 2020 infatti ha visto la temperatura media europea salire di 1,6° rispetto alla media, con un picco di 0,4° rispetto ai cinque anni più caldi mai registrati: CO2, CH4 N20 non sono mai state a livelli così alti dal 2003, primo anno in cui sono state effettuate le rilevazioni.

L’Inverno è stato insolitamente caldo: +3,4°, dato più alto dal 1981, che ha ricadute dirette non solo sulla salute umana, ma porta con sé un aumento della richiesta energetica e quindi di inquinamento, senza contare i pesantissimi danni all’agricoltura.

L’annata calda ha inoltre avuto un effetto estremamente pesante sulle nevi perenni, con il proseguire del ritiro dei ghiacciai, estremamente inoltre suscettibili agli sbalzi termici: se non si interverrà in modo rapido e preciso, il rischio sarà quello di dover avere sempre più a che fare con un clima sempre più estremo.

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