Nell’artico un inverno senza inverno. Cosa sta accadendo alla Terra?

siccità-spagnaNon c’è precedente a memoria d’uomo di temperature così elevate nell’artico. In un mondo nel quale va di moda parlare di certi argomenti, citati anche da Leonardo di Caprio nella serata degli Oscar, forse troppo spesso si dimentica che oltre alle parole bisogna passare ai fatti per evitare di distruggere la Terra, “la sola che abbiamo”.
Gli scienziati sono atterriti, lanciano l’allarme. E i cittadini?
Il nostro settore ha lavorato e sta lavorando tantissimo per continuare a garantire i benefici della refrigerazione e del condizionamento rispettando allo stesso tempo il pianeta. E quindi studi, indagini, patentini, nuove apparecchiature con nuovi refrigeranti, maggiore specializzazione e attenzione (quasi maniacale) all’immissione zero di gas nell’atmosfera.
Abbiamo fatto tanto ma tanto ancora resta da fare. Nelle nazioni in via di sviluppo, o in quelle sviluppate ma meno sensibili al futuro della Terra.
E’ tempo che tutti compiano gli stessi passi perché questi fenomeni non diventino irreversibili. Il noto blog robertscribbler.com scrive che:
“Osservando l’artico occorre essere molto ma molto preoccupati. Le emissioni umane di gas serra – che ora spingono livelli di CO2 al di sopra delle 405 ppm ed aggiungono una serie di gas che intrappolano il calore – sembra che stia rapidamente spingendo il mondo verso il caldo. Ed a scaldarsi più rapidamente è uno dei luoghi assolutamente meno immaginabili: l’Artico.
Gennaio 2016 ha battuto una serie importante di record: il mese più caldo mai registrato nei 136 anni di dati sul clima globale della NASA e l’anomalia di temperatura più alta dalla media di un singolo mese – +1,13°C al di sopra della linea di base del XX secolo della NASA e circa +1,38 al di sopra delle medie degli anni 80 del 1800 (solo un timido 0,12°C al di sotto della soglia pericolosa degli 1,5°C)
Quindi ciò che abbiamo visto non ha assolutamente precedenti – per l’intero mese di gennaio 2016, le temperature sono state quelle della primavera artica.”
Perché tutto ciò è così grave? Quali conseguente potrebbe avere?
In primis l’innalzamento dei mari. Poi una serie di conseguenze a catena.
Il ritirarsi di uno strato di ghiaccio bianco condizionerebbe il riscaldamento della superficie visto che lascerebbe spazio ad uno strato blu scuro, verde e marrone che assorbe calore che a sua volta porterebbe alla fusione del permafrost liberando 1300 miliardi di tonnellate di carbonio.
Tutto questo calore inoltre altererebbe il flusso Jet Stream trasferendo calore nell’emisfero settentrionale.
Le conseguenze dirette sarebbero siccità e tempeste tropicali diffuse.
Gli scienziati lanciano l’allarme. Dovremmo seriamente raccoglierlo.

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