L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea avrà delle ripercussioni anche sulla regolamentazione F-Gas che, a sua volta, avrà ovviamente un impatto sull’industria del condizionamento e della refrigerazione e sui suoi operatori.
In particolare, come si può leggere in una nota diramata dalla direzione generale Azione per il clima della Commissione Europea,
“Il 29 marzo 2017 Regno Unito ha presentato la notifica dell’intenzione di uscire dall’Unione Europea, secondo quanto previsto dall’Articolo 50 del Trattato sull’Unione Europea. Ciò significa che, a partire dal 30 marzo 2019 (la “data del recesso”), il Regno Unito sarà un “paese terzo”.
Prepararsi all’uscita non è una questione che riguarda solamente le autorità nazionali e dell’UE ma anche i privati.
Alla luce delle incertezze che circondano la ratifica dell’accordo di recesso, a tutte le parti interessate, e in particolare agli operatori economici, viene ricordato delle ripercussioni legali che devono essere prese in considerazione nel momento in cui il Regno Unito diventerà un paese terzo.
Fermo restando il periodo di transizione previsto dalla bozza dell’accordo di recesso, a decorrere dalla data del recesso, le norme dell’UE sui gas fluorurati, e in particolare il Regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra, cesseranno di applicarsi al Regno Unito“.
Dall’altra parte della Manica, l’associazione britannica REFCOM ha pubblicato una guida per fare chiarezza sulle implicazioni della Brexit per la regolamentazione F-Gas, sottolineando che “dopo l’uscita dall’UE, ci saranno gli stessi obblighi compresi la certificazione e la registrazione“.
In particolare, REFCOM ha evidenziato come “le nuove normative britanniche che entreranno in vigore il 30 marzo 2019 trasferiranno la maggior parte dei requisiti dell’attuale regolamentazione dell’Unione Europea direttamente nella legge britannica. Il Regno Unito continuerà a limitare l’utilizzo di sostanze ozono lesive e si atterrà ai tempi del phase down degli idrofluorocarburi, riducendo l’immissione di F-Gas sul mercato del 79% rispetto alla quota base prevista dalle attuali normative F-Gas“.