Da www.ahrinet.org:
Lo Air-Conditioning, Heating, and Refrigeration Institute (AHRI) ha rilasciato un General Position Statement sulla decarbonizzazione, che promuove l’associazione come risorsa per stati e comunità alle prese con le soluzioni per ridurre con successo, in modo sostenibile ed economico, le emissioni relative agli ambienti artificiali.
Il documento osserva come “L’industria del condizionamento dell’aria, del riscaldamento, della ventilazione, della refrigerazione e del riscaldamento dell’acqua ha una lunga storia nella fornitura di prodotti innovativi, di alta qualità, a risparmio energetico e convenienti che migliorano il comfort, la sicurezza, la salute e la produttività di aziende e persone in tutto il mondo“, ed esprime il sostegno di AHRI verso “la transizione in corso, basata sulla scienza, verso una società a basse emissioni di carbonio in cui le scelte dei consumatori per il riscaldamento, il raffreddamento, il riscaldamento dell’acqua e la refrigerazione commerciale sono le più efficienti dal punto di vista energetico ed ecologicamente vantaggiose, nonché disponibili ovunque nel mondo, pur mantenendo livelli appropriati e adeguati di sicurezza, salute, comfort e convenienza“.
“Le nostre aziende associate – che hanno più di 100 anni di esperienza e competenza nel fornire soluzioni a livello di prodotti, tecnologia e innovazione – possono risultare una risorsa preziosa per aiutare la nazione a diventare una società a basse emissioni di carbonio“, ha affermato Stephen Yurek, Presidente e CEO di AHRI, che ha inoltre fatto notare come diverse aziende appartenenti ad AHRI hanno espresso il desiderio di partecipare a una tavola rotonda della Casa Bianca sulla decarbonizzazione che si è svolta il 17 maggio come parte di un vertice sull’edilizia.
La dichiarazione arriva sulla scia del successo dell’American Innovation and Manufacturing Act (AIM), approvato dal Congresso nel 2020, che conferisce all’ Environmental Protection Agency l’autorità di regolamentare la produzione di idrofluorocarburi ad alto potenziale di riscaldamento globale, e stabilisce una struttura per il phase down nazionale dei refrigeranti ampiamente utilizzati nelle apparecchiature di condizionamento e refrigerazione. Si prevede che questo sforzo, della durata di una decade, alla fine si tradurrà in una riduzione di 0,5 gradi delle temperature globali nei prossimi 30 anni, anche se crea posti di lavoro e aiuta la posizione commerciale globale del settore.