
I dati ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), presentati anche nel corso del Convegno CSG di Refrigera 2021 relativi alla stima delle emissioni di gas fluorurati (F-GAS) e raccolti per conto del MiTE, evidenziano un trend ancora molto forte relativo all’uso di R404A e altri refrigeranti ad alto GWP.
Nel 2020, a un anno completo dalla piena entrata in vigore della Banca Dati F-Gas, il quadro per l’Italia vede quindi ancora un certo ritardo nell’introduzione delle nuove soluzioni per quanto riguarda i gas refrigeranti.
Come ormai noto, tramite la Banca Dati, i Tecnici devono comunicare entro 30 giorni ogni intervento di installazione, primo intervento di controllo delle perdite, manutenzione o riparazione di apparecchiature già installate, incluso l’eventuale smantellamento.
I dati raccolti evidenziano alcuni aspetti fondamentali anche sui nuovi refrigeranti:
- R32 viene utilizzato principalmente nel condizionamento domestico e commerciale;
- Gli A2L sono ancora molto poco utilizzati, rispetto ad altri paesi;
- Mancano ovviamente i dati sui Refrigeranti naturali, al momento in crescita:
- CO2 e HC sono usati in Refrigerazione Commerciale
- Gli HC, all’aperto, trovano applicazione per Chiller e Pompe di Calore
- L’ammoniaca è in ascesa
Per quanto riguarda la Refrigerazione, nel 2020 in Italia sono stati aggiunti 2.077.235 kg di refrigerante, con 86 tipi di gas diversi. I più utilizzati sono stati R-448A (28,74% del totale) e R-404A (24,11% del totale).
Per il Condizionamento, invece, lo stesso periodo ha visto aggiungere agli impianti 545.995 kg di refrigerante, con 4 gas a coprire oltre il 95% del totale: si tratta di R-410A (47,04%), R-407C (19,70%), R-32 (13,98%) e HFC-134A (13,89%).
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