Decreto Energia, risparmio energetico per diminuire le dipendenze dal gas russo. A essere oggetto delle nuove limitazioni saranno sin da subito le pubbliche amministrazioni, ma il Governo sta valutando di espandere il provvedimento anche ai privati.
Il piano di austerity durerà fino al 31 marzo 2023: nei mesi invernali sarà impossibile superare negli uffici la temperatura di 19 gradi (più due gradi di tolleranza). Inoltre, negli uffici dei ministeri, negli enti locali e nelle scuole la temperatura dei condizionatori non potrà essere impostata a una temperatura inferiore ai 27 gradi, con un margine di tolleranza di due gradi: colonnina quindi ferma a 25 gradi, il tutto per cercare di abbassare i consumi e iniziare a ridurre l’annosa dipendenza energetica.
Dall’operazione restano per ora fuori le abitazioni private, così come gli ospedali, le case di cura e le cliniche. L’obiettivo della stretta nella pubblica amministrazione è quello di risparmiare tra i due e i 4 miliardi di m3 di gas. Previste, come adesso, multe dai 500 ai 3000 euro, ma non è ben chiaro come saranno accertate eventuali violazioni.
Anche i privati potrebbero presto essere interessati dal provvedimento. Stando all’Istat (2021), quasi una famiglia su due (48,8%) possiede un sistema di condizionamento, e il metano, utilizzato dal 66,1% delle famiglie, è la prima fonte di riscaldamento: l’elettrificazione degli impianti termici è uno dei principali target per la riduzione di emissioni di CO2.
Non solo Italia, in ogni caso: molti paesi europei stanno adottando soluzioni simili, in primis la Germania, tra i principali importatori di gas russo.
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