
La commissione energia del Parlamento europeo ha adottato le sue relazioni sulle proposte di revisione delle direttive sulle energie rinnovabili (RED II) e sull’efficienza energetica (EED).
AREA ha evidenziato i punti più rilevanti per il settore:
- Direttiva sulle energie rinnovabili (RED II)
- Obiettivo generale: il compromesso RED fissa un obiettivo del 45% per la quota di energia rinnovabile rispetto al totale entro il 2030, a fronte di un obiettivo originale del 40%. Ciò è in linea con la strategia RePowerEU della Commissione, pubblicata a maggio.
- Articolo 18.3 – Informazione e formazione:
- Gli Stati membri provvedono affinché siano disponibili sistemi di certificazione o qualificazione equivalenti per gli installatori e i progettisti di tutte le forme di sistemi di riscaldamento e raffreddamento rinnovabili negli edifici, nell’industria e nell’agricoltura, oltre che per gli installatori di altre tecnologie per le energie rinnovabili le tecnologie di stoccaggio e quelle di gestione della domanda, comprese le stazioni di ricarica.
- Entro il 31 dicembre 2023 e successivamente ogni tre anni, gli Stati membri valuteranno il divario tra i professionisti formati e qualificati disponibili e necessari e, nel caso, forniranno raccomandazioni per eliminare eventuali lacune. Tali valutazioni ed eventuali raccomandazioni saranno messe a disposizione del pubblico.
- Gli Stati membri stabiliscono le condizioni, anche attraverso strategie di miglioramento delle competenze e di riqualificazione, per garantire che sia disponibile un numero sufficiente di installatori qualificati per favorire la crescita del riscaldamento e del raffreddamento da fonti rinnovabili.
- Gli Stati membri possono concludere accordi volontari con stakehoders interessati per formare un numero sufficiente di installatori, che possono basarsi su stime delle vendite, alle più recenti soluzioni e tecnologie innovative disponibili sul mercato.
- Gli Stati membri descriveranno le loro politiche e misure volte a promuovere una formazione efficace, di alta qualità e inclusiva, la riqualificazione e il miglioramento delle competenze dei lavoratori nel settore delle energie rinnovabili nei piani nazionali integrati per l’energia e il clima (PNEC).
- Articolo 23.1 – Integrazione delle energie rinnovabili nel riscaldamento e nel raffreddamento:
- Al fine di promuovere l’uso di energia rinnovabile nel settore del riscaldamento e del raffreddamento, ciascuno Stato membro aumenterà la quota di energia rinnovabile in tale settore del 2,3% (dall’1,1% della proposta della Commissione) come media annua, calcolata per i periodi 2021-2025 e 2026-2030, a partire dalla quota di energia rinnovabile nel settore del riscaldamento e del raffreddamento nel 2020.
- Tale aumento sarà del 2,8% negli Stati membri in cui vengono utilizzato calore e freddo di scarto. In tal caso gli Stati membri possono contare il calore e il freddo di scarto fino al 40% dell’aumento medio annuo.
- Al fine di fornire alla Commissione un resoconto completo delle notevoli differenze nel livello della domanda di calore industriale nell’Unione, gli Stati membri effettueranno una valutazione del loro potenziale di energia da fonti rinnovabili e dell’uso del calore e del freddo di scarto nel settore del riscaldamento e del raffreddamento, compresa un’analisi costi-benefici che copra tutte le esternalità positive e, se necessario, un’analisi delle zone idonee alla loro diffusione a basso rischio ecologico e del potenziale per progetti domestici su piccola scala.
- Direttiva sull’efficienza energetica (EED):
- Obiettivo generale: i paesi dell’UE devono ridurre del 40% il consumo finale di energia e del 42,5% il consumo di energia primaria entro il 2030, utilizzando come scenario di riferimento il 2007, un aumento rispetto alla proposta originaria della Commissione.
- Articolo 26 – Disponibilità di sistemi di qualificazione, accreditamento e certificazione:
- 1.a. Gli Stati membri promuovono programmi di certificazione, formazione e istruzione per garantire il livello adeguato di competenze dei professioni in materia di efficienza energetica che corrisponda alle esigenze del mercato. Gli Stati membri mettono in atto misure per promuovere la partecipazione a tali programmi, in particolare delle PMI e dei lavoratori autonomi. Entro 12 mesi dall’entrata in vigore della presente direttiva, la Commissione istituirà una campagna per attirare il maggior numero di persone verso professioni legate all’efficienza energetica e per garantire la parità di accesso alle donne.
- 1.b. Entro 12 mesi dall’entrata in vigore della presente direttiva, la Commissione istituisce una piattaforma unica di punti di accesso che fornisce sostegno e condivisione delle conoscenze per garantire il livello adeguato di professionisti qualificati per conseguire gli obiettivi dell’UE in materia di clima ed energia. La piattaforma riunisce gli Stati membri, le parti sociali, gli istituti di istruzione, il mondo accademico e altre parti interessate pertinenti per promuovere e promuovere le migliori pratiche per garantire un maggior numero di professionisti dell’efficienza energetica e di riqualificare o migliorare le competenze dei professionisti esistenti al fine di soddisfare le esigenze del mercato.
- 2. Gli Stati membri provvederanno affinché i sistemi nazionali di certificazione o di qualificazione equivalenti, compresi, se necessario, i programmi di formazione, si basino sulle norme europee o internazionali esistenti.
- 4. Gli Stati membri valuteranno entro il 31 dicembre 2024 e successivamente ogni due anni (più frequentemente dei quattro della Commissione) se i regimi garantiscano il livello necessario di competenze e l’equilibrio di genere per i fornitori di servizi energetici, i revisori dell’energia, i gestori dell’energia, gli esperti indipendenti e gli installatori di elementi edilizi a norma della direttiva 2010/31/UE. Essi valutano inoltre il divario tra i professionisti disponibili e quelli necessari e mettono a disposizione del pubblico la valutazione e le relative raccomandazioni.
Passaggi successivi:
- I due fascicoli andranno al voto in plenaria al Parlamento europeo quando i legislatori torneranno a settembre.
- I negoziati con il Consiglio dell’UE e la Commissione europea inizieranno poco dopo.
I due documenti sono consultabili ai seguenti link: