L’attesissima proposta di restrizione dei PFAS dell’ECHA è stata pubblicata poche ore fa. Già disponibile la valutazione d’impatto per le applicazioni che riguardano il nostro settore in particolar modo i gas fluorurati.
Con la proposta di ECHA divenuta ufficiale (a inizio articolo riportiamo il video con la timeline prevista), è in particolar modo l’allegato E.2.8, di cui riportiamo l’introduzione, a interessare chi si occupa del “Freddo” nella sua accezione più estesa, con potenziali conseguenze importanti per i refrigeranti basati sui gas fluorurati:
E.2.8. Applicazioni dei gas fluorurati
In questo dossier, il termine gas fluorurati si riferisce a tutte le sostanze gassose che soddisfano la definizione di PFAS secondo la sezione 1.1.1. del rapporto principale. Non si limita a quei gas che sono stati disciplinati dal Regolamento UE sui gas fluorurati (517/2014).
Una descrizione delle diverse applicazioni dei gas fluorurati è riportata nell’Allegato A.3.9.
Le parti interessate dell’industria hanno sottolineato l’importanza delle alternative all’HFO e al fluorocetone (FK) durante lo sviluppo di questo dossier attraverso la CfE e la seconda consultazione delle parti interessate. Queste sostanze possono sostituire la funzione fornita da altri gas fluorurati da soli o in miscela, pur avendo un potenziale di riscaldamento globale (GWP) significativamente inferiore, uno degli obiettivi del regolamento sui gas fluorurati. Tuttavia, il regolamento sui gas fluorurati non affronta il problema della persistenza.
L’uso di gas fluorurati nei sistemi di trasporto per il condizionamento dell’aria mobile (MAC) e la refrigerazione nelle applicazioni militari sono trattati separatamente nell’Allegato E.2.10.
Il testo prosegue nei paragrafi successivi effettuando una serie di previsioni sullo sviluppo del settore e sul potenziale impatto delle sostanze PFAS, per poi evidenziare le metodologie applicate. Viene quindi presentato uno studio sulle alternative plausibili, un’ampia disamina sulle applicazioni HVAC principali, divise per categorie, per poi arrivare al cuore del dibattito, ossia i potenziali rischi per l’ambiente e la salute umana. I paragrafi successivi si concentrano quindi sulle potenziali conseguenze economiche della proposta, nonchè su quelle sociali.
Questa proposta di restrizione è stata presentata il 13 gennaio da 5 Stati membri (Germania, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia) all’ECHA, che ha valutato la proposta per un mese durante un processo di verifica della conformità, prima di rilasciarla. L’inizio della consultazione, della durata di sei mesi, è previsto per il 22 marzo 2023.
Il testo completo della proposta è disponibile CLICCANDO QUI.