Nuova F-Gas, AREA aggiorna il settore sulla commissione ITRE e sulla posizione del Consiglio UE

AREA è intervenuta in merito al parere della Commissione per l’Industria, i Trasporti, la Ricerca e l’Energia (ITRE) del Parlamento europeo sulla revisione del regolamento sui gas fluorurati del 24 gennaio, evidenziandone e commentandone i punti chiave.

L’entrata in vigore della nuova revisione sembra sempre più vicina, e il passaggio presso le commissioni tecniche ne è la conferma. AREA ha evidenziato i punti chiave del parere espresso dalla commissione ITRE come segue:

  1. La certificazione dei refrigeranti naturali è inclusa nell’articolo 10, paragrafo 3.
  2. È stato inserito il divieto 17: “Apparecchiature che possono essere spostate da un locale all’altro“. La nuova scadenza è fissata al 1° gennaio 2027 (anziché 2025).
  3. Gli “apparecchi fissi a doppio condotto” sono inclusi nel divieto 18a.
  4. Il divieto 18b (divieto di 150GWP per sistemi split <12kW) è eliminato.
  5. Divieto 18c:
  6. Sistemi split di capacità nominale superiore a 12 kW contenenti, o il cui funzionamento dipende da, gas fluorurati ad effetto serra con GWP pari o superiore a 750, tranne quando richiesto per soddisfare gli standard di sicurezza: 1 gennaio 2027
  7. Sistemi split contenenti, o il cui funzionamento dipende da, gas fluorurati ad effetto serra con GWP pari o superiore a 750: 1 gennaio 2029

Prossime tappe:

  1. Votazione in Commissione Ambiente: 1 marzo
  2. Voto in plenaria: 29 marzo

Per quanto riguarda il Consiglio Europeo, molti Stati membri hanno espresso il loro sostegno all’idea di estendere l’oggetto del Regolamento (articolo 1) per includere “la formazione e la certificazione per attività che coinvolgono refrigeranti naturali”. I refrigeranti naturali sono inclusi anche nell’articolo 10 sulla certificazione e la formazione, così come un periodo di validità di 5 anni per il certificato.

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Il parere completo della Commissione Itre è disponibile di seguito:

Un commento

  1. Obbligatorietà alla formazione e certificazione e una rapina. Se così fosse devono cambiare anche le regole che regolano la certificazione perché attualmente essa e molto fittizia stimolando la nascita dei centri di qualificazione che un scambio di soldi rilasciano certificati destra e manca.
    In seconda battuta bisogna verificare c’è stata una l’effettiva riduzione delle emissioni legato all applicazione del regolamento in questione con dei dati reali. Altrimenti stiamo creando dei lacci burocratici in torno a professionisti del settore.
    In terza battuta non capisco perché certi enti assumo la rappresentanza del settore facendo finta di rappresentare l’interesse dei professionisti ma hanno solo lo scopo di portare l’acqua a loro mulino.

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