Da 800mila anni mai i gas serra così alti. Ban Ki-moon: “Salviamo la Terra, l’unica che abbiamo”

mondo tra le maniE’ tempo di agire. Il nostro pianeta non può più aspettare. L’allarme lanciato dal rapporto finale del Gruppo di esperti sui cambiamenti climatici dell’Onu (IPCC) e riportato dai principali media internazionali è fondato e assume una particolare responsabilità nei confronti dei tecnici che tramite il Patentino Italiano Frigoristi hanno studiato a fondo la materia.

Erano 800mila anni che la terra non vedeva una tale concentrazione di gas serra. La responsabilità è quasi esclusivamente antropica. Gli effetti di questa concentrazione, di questo passo, non lasceranno scampo.
L’essere drastici, con facili interpretazioni, non è nelle corde di un giornale tecnico e specialistico come il nostro, tuttavia ci permettiamo in questa occasione perché il problema deve continuare ad essere posto al centro dell’attenzione dei governi e i provvedimenti da assumere dovranno essere drastici e immediati.
Il documento è frutto di un lavoro di sette anni di scienziati di 190 paesi.

Abbiamo analizzato nelle scorse settimane un report secondo il quale il buco dell’ozono ha avuto una prima riduzione proprio quest’anno. E’ un risultato importante, che ci deve invitare a persistere, dovuto anche agli sforzi che il nostro settore ha compiuto a livello internazionale negli ultimi anni per ridurre gli effetti delle proprie produzioni, che teniamo a precisare hanno un ruolo fondamentale per la vita sulla terra.
Non possono quindi essere considerati alla stregua di beni di consumo che in qualche modo possono essere evitati in un’ottica di decrescita felice. La conservazione dei cibi, il raffrescamento dell’aria per chi vive condizioni di malattia e problemi cronici, la conservazione dei farmaci e dei vaccini sono questioni inderogabili. Bisogna cercare semmai di produrre con il minor impatto possibile sull’ambiente.
I potenti gas effetto serra con i quali venivano (e parzialmente vengono ancora) caricate le apparecchiature frigorifere erano infatti tra i primi responsabili dell’effetto serra e del conseguente riscaldamento globale. Per citare un solo significativo esempio possiamo dire che 1 kg di gas disperso in atmosfera equivale a 20mila km di una vettura a gasolio.

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Grazie allo sforzo in primis dell’Europa, supportata dalla volontà e disponibilità dei tecnici e delle imprese europee, possiamo guardare con fiducia ad un futuro a zero emissioni. Anche gli Stati Uniti e i cosiddetti paesi in via di sviluppo, grazie alla spinta europea stanno oggi adottando legislazioni similari rendendo di grande utilità lo sforzo fatto dall’Europa per un mondo più pulito.

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