
“I nostri risultati indicano gli enormi potenziali che avrà in futuro l’aria condizionata”, scrivono i professori statunitensi Lucas Davis e Paul Gertler dell’ Università California-Berkeley in un articolo recentemente pubblicato negli atti della National Academy of Sciences.
L’università pone l’accento, come spesso indicato sulle colonne della nostra rivista, sull’importanza dell’aria condizionata per la salute umana.
Gli anziani e i cardiopatici per esempio, nelle ore più calde della giornata, dovrebbero utilizzare una giusta aria condizionata.
Ad oggi le abitazioni dotate di aria condizionata sono il 13%. Entro il 2100 si prevede un picco che coinvolgerà le Nazioni attualmente in via di sviluppo e lasciando, nella percentuale del 30% degli sprovvisti, esclusivamente quelle aree che non necessitano di condizionamento dell’aria: i paesi all’estremo nord e sud del mondo e le aree montane.
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