
La principale mission del Centro Studi Galileo è da 40 anni quella della formazione dei Tecnici del Freddo. I percorsi formativi passano anche da confronto con gli esperti della materia. Alle conclusioni del XVI Convegno Europeo presso EXPO2015 erano presenti i massimi esperti mondiali del settore (Didier Coulomb – Direttore IIR, Gerald Cavalier – Presidente AFF, Marco Buoni – VicePresidente AREA) rappresentanti del governo (On.Fabio Lavagno), alti funzionari delle Nazioni Unite impegnati nella lotta ai cambiamenti climatici e alla denutrizione e allo sviluppo industriale delle aree disagiate del pianeta (Anthony Bennett – FAO, Riccardo Savigliano – UNIDO) con l’insostituibile contributo del Prof. Alberto Cavallini e del Prof. Marco Masoero che hanno moderato l’incontro con le aziende relatrici: Tecnea Italia, Embraco, Cold Car, Epta – IARP, Mondial Group, Pastorfrigor, Sanden Vendo, Zanotti, Rivoira, New Cold System.
Un mix che ha fatto si che le il simposio fosse all’altezza delle aspettative e della tradizione convegnistica di Centro Studi Galileo.
Un momento dicevamo di altissimo livello scientifico condito da una conclusione piacevole per tutti i Tecnici del Freddo: in occasione dei 40 anni di Centro Studi Galileo tutti hanno avuto il piacere di cenare all’ultimo piano di Padiglione Italia (nel ristorante scelto da Putin per la sua trasferta milanese) potendo assistere allo spettacolo dell’albero della vita da una straordinaria postazione, a 100 metri d’altezza!
Cliccando sul link sottostante accederete a Video e Presentazioni in power point del Convegno. Buona visione e buona lettura!
http://www.centrogalileo.it/milano/expo13ottobre_powerpoints.html
La condizione in cui i Relatori del Convegno si sono trovati e i tempi così ristretti loro concessi, hanno consentito di ascoltare trattazioni snelle ma dense, relative ad un ampio spettro delle tematiche del freddo. E’ apparso quanto mai evidente che queste necessitano di soluzioni efficaci e sofisticate, visti anche la delicatezza dell’ambiente, che si manifesta sempre più chiaramente e il numero crescente delle specificità dei vari problemi, soprattutto relativi alla conservazione dei cibi e al rispetto dei parametri legati al benessere termoigrometrico. Mi auguro, poi, che si ponga fine al continuo cambio di fluidi frigorigeni che si è verificato ultimamente, individuando dei fluidi, anche sintetici, ma stabili in determinati intervalli di temperatura e che non siano nocivi. La cosa, naturalmente, è tutt’altro che facile.