Si è svolta fino dal 2 al 13 dicembre a Madrid la Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico COP 25.
Con l’emergenza climatica globale che si sta intensificando e le emissioni di gas a effetto serra che continuano ad aumentare, le delegazioni dei governi partecipanti si propongono di intraprendere i successivi passi cruciali nel processo processo dell’ONU in materia di cambiamenti del clima.
In seguito all’accordo sugli orientamenti attuativi dell’Accordo di Parigi al COP 24 in Polonia lo scorso anno, un obiettivo chiave è quello di definire diverse questioni riguardanti la piena operazionalizzazione dell’Accordo di Parigi sul Cambiamento Climatico.
In occasione del COP 24, è stata concordata la maggior parte degli orientamenti di attuazione dell’Accordo di Parigi, con l’eccezione dell’Articolo 6. Quest’ultimo mira a fornire linee guida per il futuro funzionamento dei mercati internazionali del clima, in quanto rappresenta un elemento chiave della cassetta degli attrezzi dell’economia mondiale per far fronte ai cambiamenti climatici.
Ulteriori aree di interesse al COP 25 riguardano adattamento, perdite e danni, trasparenza, finanza, capacity-building, le questioni indigene, oceani, forestazione e altro ancora. In particolare, il reperimento di finanziamenti e tecnologie è indispensabile ai paesi in via di sviluppo per rendere sostenibili le loro economie e costruire resilienza.