Coronavirus, il Freddo risponde: al via le prime riaperture per le aziende

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Poco alla volta, le aziende del freddo che hanno dovuto bloccare la propria produzione per ottemperare alle misure prese per contrastare la diffusione del Coronavirus stanno iniziando a ripartire.

Alcune aziende hanno già dato il via alla riapertura dei lavori, con l’intenzione di tornare il prima possibile alla normalità, e cercando di mantenere operativi nel migliore dei modi i reparti di produzione e distribuzione.

  • Il 6 Aprile, Frascold ha riaperto lo stabilimento di Rescaldina, per quanto a ritmi ridotti rispetto a quanto previsto dal regime di produzione ordinaria. Per garantire la sicurezza dei lavoratori, l’azienda ha deciso di implementare numerose nuove misure sanitarie di sicurezza, per limitare al minimo i rischi per i dipendenti.
  • Anche Lu-Ve Group ha dato il via a una riapertura parziale degli stabilimenti (dopo aver riaperto anche lo stabilimento Di Tianmen, in Cina, dall’altissimo valore simbolico): lunedì 6 hanno riaperto LU-VE Exchangers e TECNAIR (Uboldo, Varese), AIR HEX (Alonte, Vicenza) e SEST (Limana, Belluno), mentre TGD (Travacò Siccomario, Pavia) ripartirà da Mercoledì 8 Aprile. Per rispondere alle domande degli interessati, il gruppo ha anche aperto una pagina web dedicata all’emergenza.
  • Sempre il 6 Aprile, ha riavviato l’attività anche Rivacold, che pur al netto di un piccolo incidente a una cabina di verniciatura ha ripreso a portare avanti la propria attività industriale.
  • Officine Mario Dorin ha riavviato il 14 Aprile buona parte della propria produzione, riavviando numerose attività essenziali, ma nel contempo mantenendo in smart working una parte dei propri settori, sempre nel rispetto delle normative vigenti e garantendo adeguate misure di sicurezza.
  • Riapertura dal 14 Aprile anche per Arneg, che oltre ad aver prontamente dotato di tutti i necessari dispositivi di protezione individuale i dipendenti, ha devoluto 500.000€ all’ospedale di Padova.
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