Su Industria&Formazione prende il via una nuova rubrica, dedicata alle domande poste dal pubblico durante i webinar del Centro Studi Galileo, e alle risposte fornite dagli esperti che hanno partecipato.
Webinar: Dai refrigeranti alternativi all’igienizzazione degli impianti
Intervento: Aria salubre, freddo sano: igienizzazione e disinfezione nel mondo del freddo
iFAD: Gli impianti dopo la pandemia: gestione, igienizzazione, componenti
Risponde ai quesiti: Paolo Mattavelli, R&D | Errecom S.p.A.
D: Abbiamo parlato di aumento dei flussi d’aria, ma al tempo stesso l’aumento dei flussi può diventare aumento di rischio contagio. Come troviamo il giusto incremento del flusso d’aria?
R: Cercando di evitare moti turbolenti nell’ambiente. Ogni situazione va analizzata singolarmente, è proprio importante l’esperienza del tecnico.
D: La legge n.82 è specifica per le imprese di pulizia, mentre chi fa manutenzione sugli impianti non è compreso in questa legge. Ovviamente a chi esegue questi tipi di manutenzione l’utente potrà e dovrà richiedere la competenza/idoneità.
R: Questo è in fase di chiarimento. A un chirurgo, per esempio, non chiedono la licenza di sanificatore degli strumenti. Il suo grado di competenza è ritenuto già idoneo e superiore.
D: Qual è, e come dobbiamo scegliere, il principio attivo in base a quali materiali trattare? Le macchine che andiamo a trattare hanno in sé metalli, rame, alluminio e plastiche e gomme… Quali sono le compatibilità?
R: Il mio suggerimento è utilizzare prodotti a base di sali di ammonio quaternari.
D: I prodotti Errecom destinati alla sanificazione ambienti piuttosto che terminali di climatizzazione sono tutti idonei/certificati per eliminare Covid19?
R: Il miglior prodotto per l’Eliminazione è Sanibact, tra i prodotti Errecom. Gli Igienizzanti sono un valido aiuto per ridurre il rischio di diffusione ed evitare di unire all’infezione da virus altre criticità microbiche. Voglio dire che oltre a evitare la diffusione del Covid-19 è bene evitare che ci si possa infettare di altro: tra loro i patogeni non sono “gelosi” e un ambiente non sano può aggredire le persone in diversi modi.
D: Una delle slide riguarda impianti non canalizzati e quindi a tutt’aria interna. Cioè ricircolo. Non si dovrebbe eliminare?
R: Si, è stata inserita per attrarre l’attenzione tra l’evaporatore split di casa e i sistemi di grandi aree come supermercati e ospedali. L’ideale è evitare il ricircolo.
D: Quali prodotti consigliate per i grandi impianti?
R: Ogni situazione va studiata esattamente come l’impianto. Sul nostro catalogo può trovare dalla bomboletta uso appartamento a prodotti per la grande manutenzione.
D: Per quanto riguarda la Campania, l’ordinanza della Regione a seguito di apertura di bar/ristoranti ecc. prevede la sanificazione dell’ambiente e l’igienizzazione degli impianti di ventilazione/climatizzazione con la sostituzione dei filtri. Dovendo essere la sanificazione degli ambienti effettuata da aziende addette che presentano un determinato codice ATECO, per quanto riguarda l’igienizzazione deve essere effettuata da impiantisti?
R: Dal mio punto di vista, sì. Si potrebbero valutare dei corsi di formazione dedicati. Vi immaginate il rischio che comporta un’impresa di pulizia senza competenze di impianti che, pur conoscendo i prodotti disinfettanti, mette mano all’impianto?
D: Quali prodotti consigliate per i grandi impianti?
R: Ogni situazione va studiata esattamente come l’impianto. Sul nostro catalogo può trovare dalla bomboletta uso appartamento a prodotti per la grande manutenzione.
D: Come si fa il tampone?
R: Esistono diversi prodotti. Nella maggior parte dei casi è sufficiente appoggiare il prodotto sulla superficie individuata come rappresentativa e trattare con il reagente.
D: Quindi prodotti specifici per condizionatori con presidio medico chirurgico non esistono?
R: Sì: Sanibact.
D: Le UTA dotate di recuperatore a flussi incrociato a tutt’aria esterna possono funzionare meglio?
R: Assolutamente sì. Purché non vi sia contaminazione.
D: Per fare una sanificazione dell’impianto la soluzione potrebbe essere un intervento congiunto con un’impresa di pulizie?
R: Il mio parere è che debba farlo un tecnico che conosce gli impianti, i materiali e le problematiche del settore.
D: Errecom ha un manuale specifico?
R: Si, ogni prodotto ha la TDS dedicata e abbiamo prodotto un manualetto di corretta detergenza e disinfezione.
D: Per quanto riguarda la macchina ad ozono che avete a catalogo, per quali applicazioni viene utilizzata?
R: La macchina generatrice di Ozono è un’alternativa alla sanificazione degli ambienti con l’utilizzo di prodotti chimici. Tuttavia, utilizzando l’ozono si rinuncia all’azione detergente del disinfettante o igienizzante chimico. L’ozono quindi garantisce una disinfezione solo superficiale perché manca l’operazione meccanica di rimozione dello sporco.
D: Dobbiamo tutti contribuire a un cambio di mentalità, anche ai clienti finali! Sanificazione e igienizzazione sono sempre stati visti come un costo inutile.
R: È assolutamente necessario rendere consapevoli i clienti finali dell’importanza della pulizia e della sanificazione degli impianti, non solo perché se queste operazioni rientrano nell’ordinaria manutenzione si riducono i costi sia in termini di minori rotture dell’impianto che di minori costi energetici, ma anche e soprattutto per le conseguenze in termini di salute che una scarsa pulizia genera. Da parte nostra stiamo cercando di portare avanti questa opera di sensibilizzazione da anni. Chissà che il periodo attuale non sia davvero il momento giusto per dare una svolta. Se avete bisogno di qualsiasi supporto, non esiti a contattarci.
D: Come si può dimostrare al cliente quanti e quali batteri vi sono sul suo impianto?
R: Purtroppo, i batteri sono visibili solo a microscopio, ma Le assicuro che se Lei pulisce anche solo uno split (filtro, evaporatore, scocca interna, ecc…) con i prodotti giusti e convoglia tutto lo sporco e l’acqua di risciacquo all’interno di un contenitore e la fa vedere al suo cliente, dicendo che tutto quello che ha raccolto sarebbe finito nei suoi polmoni, non è necessario che abbia un microscopio per convincerlo della necessità dell’operazione di pulizia. Se va sul nostro sito e scarica il nostro catalogo troverà tutti gli strumenti per fare quello che le ho appena descritto. Mi faccia sapere come è andato l’esperimento!
D: Vi saranno più specifiche nelle line guida per la sanificazione degli ambienti? C’è un riferimento normativo che prevede obblighi di manutenzione sugli split in appartamento o comunque piccole potenze?
R: Attualmente non esistono linee guida normate da leggi o enti. Tuttavia, Errecom, per dare supporto ai suoi clienti, ha redatto un manuale per la pulizia dei climatizzatori che speriamo possa esserle di aiuto. Chiaramente, per qualsiasi esigenza o richiesta specifica siamo sempre a disposizione.
D: Per la sanificazione dei sistemi aeraulici come ci si deve comportare?
R: Occorre disinfettare i filtri di uscita di ogni bocchetta con il prodotto adatto a seconda del tipo di materiale e detergere l’area circostante. Intervenire sull’evaporatore detergendolo e disinfettandolo. Attivare sistemi di lavaggio dei tubi (esistono spazzole a elica, robot…) e successivamente ripetere il trattamento con disinfettanti non corrosivi. Il mantenimento poi può essere fatto con fumi disinfettanti, che possono essere fatti entrare dall’aspirazione. Esistono anche impianti che si possono montare permanentemente sulle canalizzazioni e possono erogare quantità di disinfettante. Tutti questi trattamenti però prevedono che nessuna persona ne venga esposta. Va ragionato caso per caso in fase di progettazione.
D: Azioni di pulizia ambiente con ionizzatori possono essere più adatti rispetto alle lampade UV?
R: No, sull’ambiente deterso la luce UV è più efficiente degli ionizzatori.
D: Con il Covid-19, AICARR consiglia di massimizzare le portate d’aria e dove possibile chiudere i ricircoli.
R: Questo consiglio è assolutamente condivisibile. Più si aumentano le portate d’aria e maggiore sarà la dispersione del virus perché si abbasserà la sua concentrazione in un’ambiente. No, un flusso troppo intenso rimescola eccessivamente l’aria favorendo il contagio. Occorre generare un buon ricambio, eliminando certamente la funzione di ricircolo e immettendo aria pulita per diluire il rado di contaminazione. I ricircoli invece sono pericolosi in termini di diffusione dell’infezione perché potenzialmente riportano in circolo nell’aria anche il virus che si è già depositato sulle superfici dell’ambiente.
D: Buon giorno, in una attività di studio dentistico hanno consigliato al mio cliente di fare una disinfezione con una macchina che genera ozono, me è una cosa efficace?
R:
L’utilizzo dell’ozono è sicuramente un metodo alternativo di disinfettare la cui efficacia contro COVID-19 a oggi non è provata. Inoltre, rispetto ad una disinfezione con un disinfettante chimico queste le principali differenze:
- Non pulisce, non deterge. Non avendo un’azione meccanica lo sporco non viene rimosso. L’azione rimane quindi solo superficiale.
- Non si ha la possibilità di profumare l’ambiente e quindi questa operazione viene poco percepita come eseguita con successo dal cliente finale.
Purtroppo, siamo ormai abituati al “profumo di pulito”. Questa è una delle principali ragioni per cui spesso viene poi utilizzato un profumatore ambientale che rilasci un “piacevole profumo di pulito”. Con un disinfettante o un igienizzante questa seconda operazione non è necessaria perché già profumati.
D: Utilizzando i vostri prodotti potremmo rilasciare qualche documento di sanificazione?
R: Al momento non esiste un documento in tal senso. Potete però rilasciare una dichiarazione in cui affermate di aver eseguito il trattamento con “il prodotto”.
D: Ci sono dei protocolli per gli studi odontoiatrici?
R: Purtroppo, per quanto ne sappiamo, non esistono ancora protocolli dettagliati per nessuno.
D: Se fosse disponibile un prodotto anti COVID19, è possibile inserire cartucce per la diffusione negli ambienti? il condizionamento potrebbe diventare strumento per combattere i virus nell’aria.
R: Il limite dei disinfettanti in generale è che hanno azione Biocida: semplificando, così come aggrediscono le cellule batteriche o la parete dei virus, aggrediscono anche le nostre cellule. Quindi si, esistono prodotti anti COVID19 ma solo per gli oggetti. È possibile tuttavia aiutare la lotta attraverso l’aria condizionata ad esempio attivando la disinfezione di un edificio la sera, dopo che TUTTI sono usciti, e calcolando il corretto tempo di azione e successivo cambio di aria.
D: L’ipoclorito è ottimo!
R: Uno dei prodotti più efficaci. Non sempre adatto a tutte le superfici però.
D: Quali sono le aziende che in questo momento garantiscono prodotti efficaci?
R: L’efficacia dei disinfettanti è data dalla certificazione di PRESIDIO MEDICO CHIRURGICO che deve essere comprovata da un numero di registrazione rilasciato dal Ministero della Salute. Quella degli igienizzanti o di altri prodotti, invece, è data dalla rigorosità dei processi produttivi e dei test che sono eseguiti nei laboratori chimici delle aziende produttrici o di enti terzi che li certificano. Nel nostro caso, ad esempio, essendo un’azienda chimica produttrice certificata, progettiamo, formuliamo, testiamo e produciamo i nostri prodotti tutti internamente. Molti sono testati da enti terzi o da clienti che li hanno omologati. Altri nostri prodotti sono certificati e dichiarati disinfettanti in Germania dove la burocrazia ha tempi di risposta decisamente diversi rispetto all’Italia. Anche in questi mesi, purtroppo abbiamo visto tutti come la burocrazia italiana sia talmente elefantiaca che, nonostante l’emergenza sanitaria, non è stata in grado di supportare aziende straordinarie che hanno riconvertito le proprie linee produttive in pochi giorni a servizio dell’emergenza COVID19. Se vuole avere maggiori informazioni sui nostri prodotti può collegarsi al nostro sito http://www.errecom.com e scaricare il nostro catalogo. Chiaramente siamo a disposizione per qualsiasi approfondimento o visita in azienda dove potrà toccare con mano la professionalità, la serietà e la qualità del nostro lavoro.
D: Negli impianti canalizzati, dove certe volte è impossibile arrivare agli evaporatori, come possiamo sanificare?
R: Il fumo riesce a muoversi lungo il canale. Comunque diventerà necessario, con il tempo riprogettare gli impianti in modo che sia più semplice intervenire in tal senso.
D: Passo tra le alette?
R: Se intende tra le alette delle batterie alettate, con il prodotto giusto è possibile garantire la pulizia delle batterie alettate. Verifichi sul nostro catalogo (download dal sito http://www.errecom.com sezione CATALOGHI) EVAPORATOR CLEANER, EVAPORATOR CLEANER FOAM o POWER CLEAN IN. Se avete bisogno di maggiori informazioni rispetto a quanto a catalogo non esitate a contattarci.
D: Nel caso in cui una utenza con forte contaminazione, tipo reparto covid, aumentando il tasso di portata aria espulsa all’esterno, cosa succederà alla contaminazione dell’aria esterna, specialmente nelle aree metropolitane come Milano, Roma, ecc…?
R: Il volume dell’aria esterno è talmente levato che la diluizione è enormemente elevata. Certamente, in nessun caso è consigliabile respirare l’aria espulsa a ridosso dello scarico. Per il resto non c’è nessuna preoccupazione.
D: I materiali di pulizia che tipo di rifiuti sono?
R: Sono normali detergenti che devono essere smaltiti secondo normativa vigente ossia come un normale detersivo per i piatti o per lavatrice.
D: Quali sono i prodotti o i componenti chimici che vanno assolutamente evitati al fine di limitare od escludere eventuali danni alle batterie rame-alluminio?
R: È assolutamente necessario utilizzare prodotti chimici specifici per la detergenza e sanificazione degli impianti AC/R e dei loro componenti. I prodotti sono specifici non solo per quanto riguarda il fatto che sono per impianti di condizionamento e refrigerazione ma anche perché ognuno è stato progettato e formulato con peculiarità proprie che lo rende idoneo a un certo tipo di intervento e su un certo componente. Tutti i prodotti Errecom sono testati e compatibili con tutti i materiali utilizzati per la costruzione degli impianti AC/R e dei loro componenti, batterie rame-allumio incluse. Inoltre, è verificata e testata anche la loro sicurezza d’uso per l’operatore.
D: Per disinfettare centrali UTA cosa consigliate?
R: Per la centrale, come per il canale, la risposta non è così semplice, nel senso che occorre ragionare sulle singole componenti: filtri, scambiatori, elementi di ventilazione e pareti con i relativi prodotti dedicati.
D: Specifiche sul condizionamento auto?
R: Errecom ha una linea specifica anche per la pulizia e la sanificazione degli impianti di condizionamento auto. Trova tutti questi prodotti nel catalogo AUTO di Errecom. Download disponibile online nella sezione Cataloghi del sito http://www.errecom.com. Per quanto riguarda gli impianti auto consigliamo, ad esempio, l’uso di prodotti schiumogeni come EVAPORATOR CLEANER FOAM che grazie alla sua lunga cannula permette di igienizzare anche la parte più profonda dei condotti di ventilazione. La schiuma poi, aumentando di volume aderisce perfettamente alle pareti del condotto favorendo la fuoriuscita di tutte le particelle contaminanti. Non dimentichiamoci però che anche in auto, il climatizzatore immette nell’abitacolo tutte le particelle contaminanti che sono annidate sui filtri o nei canali di ventilazione. È necessario quindi, per garantire un ambiente sano, sanificare anche l’abitacolo e le superfici di frequente contatto come maniglie, volante, leve del cambio, cinture di sicurezza etc. Anche in questo caso esistono prodotti liquidi in trigger, prodotti liquidi o schiumosi in bombola spray e liquidi per nebulizzatori ultrasonici. La scelta tra un prodotto o l’altro dipende dalle specifiche esigenze o, a volte, da una preferenza d’utilizzo. In caso abbia bisogno di ulteriori informazioni, tuttavia non esiti a ricontattarci e saremo lieti di aiutarla.
D: Legionella: negli impianti ad aria dove si può trovare il batterio? Solo nella vacchetta di condensa e umidificazione?
R: Purtroppo, no. Il batterio vive anche sui filtri del climatizzatore e in qualsiasi area dove si può fermare della condensa.
D: Che velocità è consigliata per evitare il deposito dello sporco?
R: Non è possibile limitare i depositi con il solo controllo del flusso.
D: Errecom si occupa solo di grandi impianti o anche con condizionatori da casa/uffici? Quali sono le sue regioni di intervento?
R: Errecom si occupa anche di impianti domestici/uffici. Siamo produttori non solo di prodotti per la pulizia e sanificazione degli impianti AC/R ma nasciamo come produttori di additivi chimici per impianti AC/R. Nel nostro core business troverà oltre agli additivi, i turafalle, i lubrificanti, i prodotti per la ricerca di perdite di gas refrigerante, i liquidi di lavaggio etc. Si colleghi al nostro sito e dia un occhio ai nostri cataloghi AUTO e HVAC e si renderà conto della completezza della nostra gamma che, chimicamente parlando, è tutta made in Italy. Errecom vende i propri prodotti in oltre 130 paesi del mondo da vent’anni e la nostra continua crescita è la dimostrazione della qualità dei prodotti e dei servizi che offriamo ogni giorno ai nostri clienti.
D: Un trattamento con ozono per igienizzare il climatizzatore ed i canali può rovinare l’evaporatore del climatizzatore?
R: No, è sicuro. Ma l’efficacia come detto è limitata.
D: L’ozono rovina l’alluminio dello scambiatore?
R: No, però l’efficacia è limitata.
D: Quale documentazione dobbiamo rilasciare ad esempio ad un locale pubblico per certificare l’igienizzazione?
R: Una dichiarazione di un operatore abilitato. Con indicazione del prodotto utilizzato e proposta del programma di trattamento potrebbe essere un valido documento.
D: Si è in attesa del decreto attuativo del credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti lavorativi: ritengo, anche alla luce di quanto da lei indicato, che riguarderà anche tutti gli interventi di manutenzione ordinaria (detersione e disinfezione) che verranno fatti sugli impianti di condizionamento nelle aziende e attività professionali. Condivide?
R: Condividiamo il suo pensiero.
D: Non si è usato il termine Sanificazione, che so io questa metodologia prevede il tampone di un impianto, es. canali aria la pulizia successiva ed un altro tampone per controllo dell’esito della lavorazione. Concordate?
R: Sanificazione, nel suo uso più tecnico prevede l’unione dell’atto di Detersione e Disinfezione. La procedura poi di applicazione è descritta nel piano di intervento. A seconda del luogo e tipologia di cliente. Aver la possibilità di fare tamponi prima e dopo l’intervento è sicuramente un bel vantaggio. Rimane comunque una verifica dell’intervento e non parte dell’intervento stesso.