
La consultazione pubblica avviata dalla Commissione Europea ha dato ai principali attori del settore la possibilità di esprimere la loro opinione sul modo in cui la nuova Regolamentazione F-GAS dovrebbe essere al termine del processo di revisione.
Officine Mario Dorin, storica azienda italiana d’eccellenza, ha partecipato alla consultazione con un contributo in sinergia a altri enti, quali Shecco, Novum, Efficient Energy, Teko e Clean Cooling Coalition.
In particolar modo, il gruppo ritiene sia necessario intervenire modo diverso rispetto a quanto previsto dalla normativa attuale su una serie di punti specifici, che riportiamo di seguito.
- OBIETTIVI CLIMATICI PIÙ AMBIZIOSI, in linea con lo European Green Deal e la Climate Law.
- ACCELERARE IL PROCESSO SPINGENDO PER LA NEUTRALITÀ CARBONICA: il ban non dovrebbe riguardare solo la refrigerazione, ma anche altri settori al momento non presi in considerazione. Occorre inoltre pensare nell’ottica di una nuova Green Cooling, un principio che potrebbe anche portare a enormi benefici non solo ambientali, ma anche economici, dando all’Europa un ruolo all’avanguardia a livello mondiale.
- CAUTELA NEI CONFRONTI DEGLI HFO, che presentano rischi ambientali meno evidenti ma non per questo meno importanti, quali le dannosissime piogge acide, come evidenziato da alcuni recenti studi. Particolarmente preoccupante è il ruolo del TFA, acido trifluoroacetico, di cui sono stati registrati gravi accumuli nei ghiacci artici, un prodotto di scarto tanto del gas HFC-134a quanto del suo sostituto, HFO-1234yf. Le uniche alternative reali sono quelle a lungo termine: CO2, Idrocarburi, Ammoniaca, Acqua e Aria.
- L’IMPATTO DEL BANDO SULL’INDUSTRIA HVAC/R EUROPEA, la scelta più economicamente vantaggiosa è quella che prevede una transizione netta, senza costosi passaggi intermedi. Le tecnologie basate sui refrigeranti alternativi sono in rapido sviluppo, come diretta conseguenza delle restrizioni su quelle basate sugli HFC, cosa che ha portato anche a una modifica dei programmi di formazione per i Tecnici del Freddo. Le industrie capaci di adattarsi ne hanno anche tratto benefici economici, sfruttando il mercato emergente, caratterizzato dalla nascita di nuove realtà attive nella produzione di Refrigeranti Naturali. Come nota di corollario, il modello europeo sta venendo seguito anche da numerose nazioni extraeuropee.
- SUGGERIMENTI PER INTEGRAZIONI ALLA NORMATIVA ATTUALE
- ACCELERARE RISPETTO ALLE ATTUALI PREVISIONI
Al fine di allinearsi a quanto stabilito dall’emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal, occorrerà riadattare la regolamentazione attuale. Sarebbe auspicabile un taglio ulteriore alle emissioni, dal 24% al 10% per il 2020 e dal 21% al 5% nel 2030. - FORMAZIONE OBBLIGATORIA SUI REFRIGERANTI NATURALI
I refrigeranti naturali presentano potenziali rischi di utilizzo: installatori e Tecnici devono essere debitamente formati, così da non correre pericoli e da trovarsi sempre a proprio agio con le nuove tecnologie, destinate a diffondersi sempre di più. - AGGIORNAMENTO DEGLI STANDARD OBSOLETI
Gli standard devono essere aggiornati per tenere conto delle nuove tecnologie sorte negli ultimi anni, in particolar modo i refrigeranti A3. Inoltre, sarebbe auspicabile una modifica nella formulazione della legge, in quanto quella attuale ne ha depotenziato gli effetti. Vanno introdotti anche requisiti minimi per gli impianti. - INCENTIVARE L’USO DEI REFRIGERANTI ALTERNATIVI
Gli incentivi pubblici europei, a partire dal Recovery Fund, devono essere sfruttati per garantire un supporto alla transizione verso i nuovi refrigeranti naturali. - RAFFORZARE I DIVIETI SETTORIALI (ALLEGATO III)
Occorre ragionare su limitazioni e bandi più marcati, in quanto le misure adottate sino a questo momento sono state perlopiù inefficaci. In particolar modo, andrebbero banditi i refrigreranti con GWP >30, a partire dal 2025, includendo numerosi sottosettori, tra i quali:- Refrigerazione commerciale: sistemi centralizzati, unità di condensazione ed equipaggiamenti autonomi;
- Refrigerazione industriale: grande e piccola;
- Camion e mezzi navali refrigerati,;
- Ferrovie e navi passeggeri
- Sistemi fissi per il condizionamento dell’aria
- MISURARE IL GWP SU SCALA VENTENNALE
Calcolare il GWP su un periodo di cent’anni esclude dalle limitazioni alcuni gas che, pur essendo estremamente lesivi nel medio termine, con i calcoli attuali risultano invece meno preoccupanti. Un passaggio a una scala ventennale fornirebbe dati più efficaci e precisi. - COORDINARE LA TASSAZIONE SUGLI HFC
L’Europa potrebbe effettuare una mediazione tra gli stati membri, utile anche ad aprire il dibattito su altri temi sensibili.
- ACCELERARE RISPETTO ALLE ATTUALI PREVISIONI
I commenti presentati, in versione completa, possono essere consultati QUI, in inglese.
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Fondato nel 1975 ha formato circa 60mila Tecnici e da sempre collabora con realtà internazionali, sviluppando partnership di altissimo livello con le Nazioni Unite, l’Istituto Internazionale del Freddo e la Commissione Europea. Le Nazioni Unite hanno scelto Centro Studi Galileo per la formazione dei Tecnici nei paesi in via di sviluppo.
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