Monitoraggio dei prezzi degli HFC: i dati del secondo trimestre del 2020

L’Associazione dei Tecnici del Freddo è partner ufficiale di Oko Recherche e della Commissione Europea per il monitoraggio continuo del prezzo degli HFC e per la loro disponibilità in territorio UE.

Nel secondo trimestre del 2020, 58 aziende appartenenti a dieci diversi Stati Membri dell’Unione (in particolar modo da Francia, Germania e Italia), in particolare 3 produttori di gas, 6 distributori, 25 OEM, 23 compagnie di servizi, 1 utilizzatori finali hanno collaborato alla realizzazione di un report sull’andamento dei prezzi, focalizzandosi su quelli con i quali hanno avuto modo di lavorare.

I punti salienti dell’analisi sono:

  • La domanda è stata molto bassa, anche a causa della situazione economica influenzata dalla pandemia di Covid 19. È stata osservata una forte diminuzione del settore automobilistico, in cui il gas R134a è utilizzato per il primo riempimento degli impianti di climatizzazione dei nuovi veicoli esportati verso paesi non UE (a livello OEM), nonché per la manutenzione e manutenzione di sistemi esistenti (a livello di società di servizi). Per quanto riguarda invece l’R410A, la domanda è stata piuttosto bassa dato che molti edifici non sono stati utilizzati e quindi le società hanno evitato investimenti in nuovi sistemi di climatizzazione e nella manutenzione di quelli esistenti.
  • I prezzi di R134a and R410A sono calati a ogni livello per quanto concerne la catena dei rifornimenti, mentre il prezzo di R404A è rimasto stabile.
  • I fornitori di gas hanno indicato un chiaro cambiamento tecnologico verso i refrigeranti naturali (ad es. nella refrigerazione commerciale, nelle pompe di calore, nei prodotti bianchi), a chiare spese delle alternative sintetiche a basso GWP, come le miscele HFO ed HFC (i cui prezzi sono rimasti stabili quando non calati), per le quali la domanda è ancora bassa, poiché molti OEM stanno passando direttamente a refrigeranti naturali. Prezzi dell’HFO HFC.
  • I prezzi per le autorizzazioni delle quote, segnalate da sei società, variano da 1 a 5 €/t di CO 2 e. Alcuni detentori di quote hanno fatto grandi sforzi per avvicinarsi ai loro clienti, ma le società sono state descritte come “ben rifornite” di autorizzazioni per le quote.
  • Non ci sono state segnalazioni riguardo alla limitata disponibilità di refrigerante.
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Il documento completo è disponibile qui.

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