Covid-19, il vaccino solo primo passo: per la distribuzione, sarà tutto in mano al freddo

Frigoriferi a energia solare, ponti aerei, persino camion dei gelati: una volta trovato il vaccino contro covid-19, la sfida sarà riuscire a distribuirlo a 7 miliardi di persone.

Numerose aziende stanno lavorando alla creazione di un vaccino contro Covid-19, circa 300: si tratta di una lotta contro il tempo, cui ne farà seguito un’altra: garantire che i vaccini arrivino a destinazione in condizioni tali da poter essere utilizzati. Se, auspicabilmente, alcuni potranno essere conservati “a temperatura da frigorifero”, tra i 2° e gli 8°C, alcuni presenteranno criticità maggiori: uno dei più promettenti, quello dell’azienda Pfizer, necessità di temperature ultra fredde per la conservazione, intorno ai -80°C, cosa che ha spinto l’azienda ha investire sulla creazione di un contenitore refrigerato ad hoc.

Non si tratta di una condizione negoziabile: l’alternativa è che le dosi deperiscano e diventino completamente inefficienti. Temperature come quella richiesta dal vaccino Pfizer non sono comuni: se la distribuzione sarà problematica nei paesi ricchi, in quelli poveri e nelle aree remote la situazione sarà difficilissima da affrontare.

La ricerca di soluzioni per conservazione, trasporto e distribuzione spetterà quindi alla cold chain, che dovrà studiare soluzioni accessibili per garantire che nessuna zona del pianeta rimanga esclusa: ONG quali Gavi e Unicef, da anni, stanno lavorando alla realizzazione di refrigeratori a pannelli solari in Africa, e l’attuale emergenza le ha spinte a moltiplicare gli sforzi: dalle unità 40.000 già installaste si spera di superare le 100.000 entro la fine del 2021. Paradossalmente, le zone colpite dalle recenti epidemia di ebola saranno avvantaggiate, disponendo già delle infrastrutture di emergenza.

A lanciare l’allarme è uno studio del colosso della distribuzione DHL: servirà un ponte aereo da 15.000 voli cargo per distribuire il vaccino (niente navi, troppo lente), e le scorte di ghiaccio secco sfruttate per mantenere basse le temperature non saranno sufficienti. Ad Agosto, UPS ha avviato la costruzione di due magazzini, grandi come campi da calcio, in Kentucky e in Olanda, ma il rischio che quasi un terzo della popolazione mondiale rischi di essere tagliata fuori per difficoltà tecniche di distribuzione è elevatissima.

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Una stima arriva anche da IATA (International Air Transport Association): senza considerare i vaccini che richiedono un richiamo, potrebbero servire 8000 voli jumbo per vaccinare il pianeta intero: i cargo oggi in attività sono 400. Per arrivare poi ai villaggi, nelle zone rurali, bisognerà ragionare fuori dagli schemi: una delle soluzioni al vaglio è la coscrizione dei camioncini dei gelati.

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