F-Gas, SNEFCCA esprime soddisfazione per i risultati ambientali conseguiti in Francia

La Francia non solo ha rispettato le regole previste dalla normativa F-Gas, ma ancora una volta è riuscita a  rimanere ben al di sotto dei volumi richiesti.

Nel 2020, ancora una volta, il consumo di HFC in Francia è stato inferiore a quello imposto dalle normative F-Gas. Questi dati, favorevoli alla professione, riflettono l’impegno di tutti gli attori di refrigerazione e condizionamento dell’aria“: così, dal suo profilo Linkedin, SNEFCCA (syndicat des installateurs en Froid, Cuisine Professionnelle et Conditionnement de l’Air) ha espresso soddisfazione per gli ottimi risultati conseguiti dalla Francia negli ultimi anni.

Come si legge, Il successo è stato ottenuto collettivamente: Nel periodo 2018-2020, mentre la normativa imponeva un consumo massimo del 63% di refrigeranti (in tonnellate di CO2 equivalente) rispetto al periodo di riferimento (2009-2012), la mobilitazione e gli sforzi compiuti dall’insieme del settore hanno consentito un consumo medio del 43% , ovvero il 20% in meno rispetto a quanto richiesto dalla normativa F-Gas.

Anche se la prossima scadenza (2021-2023) è ben avviata, il settore deve rimanere vigile. In effetti, la continuazione di questa diminuzione dei consumi oggi dipende dalla mobilitazione di tutti. Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi futuri, tutti gli attori del settore devono impegnarsi in questa transizione e cambiare le proprie abitudini passando, tra le altre cose, a fluidi a basso GWP. Ciò richiede in particolare una formazione tecnica per i dipendenti, nonché l’uso di strumenti per aiutare l’attuazione delle normative. In questo senso, Snefcca continua la sua missione di accompagnare e supportare i professionisti in questo passaggio a volte complesso.

Questo articolo è offerto da Centro Studi Galileo, il più autorevole Centro Formativo in Europa, considerato uno dei primi nel mondo, per l’attività di formazione (Corsi) e informazione (Convegno Europeo) nei settori della refrigerazione e del condizionamento.
Fondato nel 1975 ha formato circa 60mila Tecnici e da sempre collabora con realtà internazionali, sviluppando partnership di altissimo livello con le Nazioni Unite, l’Istituto Internazionale del Freddo e la Commissione Europea. Le Nazioni Unite hanno scelto Centro Studi Galileo per la formazione dei Tecnici nei paesi in via di sviluppo.
È Editore di Industria&Formazione, la prima rivista italiana del settore.
Dal Centro Studi Galileo, recependo le direttive europee e nazionali, nascono il Patentino Europeo Frigoristi e il Patentino Italiano Frigoristi, Certificazioni che hanno permesso ai Tecnici italiani del Freddo di battere la concorrenza a basso costo e dare piena dignità ad una Professione che meritava da tempo di essere riconosciuta offrendo una Patente ai Tecnici che operano con capacità tecniche, senza rischi e a impatto zero. Per info scrivere a corsi@centrogalileo.it 

Rispondi