
Il 19° Convegno Europeo, organizzato da Centro Studi Galileo e Nazioni Unite – UNEP, è stato teatro di oltre 43 interventi da parte delle massima autorità Tecniche della refrigerazione mondiale, ma è stato anche un fondamentale momento per ascoltare la voce del settore.
Nel corso di ognuna delle cinque sessioni del convegno, i partecipanti sono stati infatti chiamati a rispondere a una serie di sondaggi organizzati con lo scopo di valutare e prendere in esame l’attuale situazione del settore HVAC/R e i suoi sviluppi futuri. Complessivamente, sono stati 90 gli esperti che hanno partecipato al sondaggio.
I dati emersi hanno messo in evidenza scenari molto ben delineati, che potranno fornire spunti interessanti sulla considerazione che chi lavora nel freddo ha del presente e del futuro di un settore in continuo e costante sviluppo.
SESSIONE 5: LA CATENA DEL FREDDO
1) La catena del freddo è stata definita essenziale da molti governi durante la pandemia. Pensi che questa pandemia abbia dato al nostro settore maggiore riconoscimento e visibilità?
88% – Sì, la pandemia ha evidenziato ciò che era invisibile perché dato per assodato (come il freddo)
13% – No, la catena del freddo non ha guadagnato in visibilità durante la pandemia.

2) La catena del freddo nei paesi in via di sviluppo deve essere migliorata. In quali continenti pensi che ci sia il maggior lavoro da fare? Saresti disposto a contribuire?
40% – Africa.
29% – Dappertutto.
12% – Sono disposto a contribuire.
10% – Asia.
10% – Sud America.

3) Qual è il refrigerante del futuro per il trasporto refrigerato?
50% – Non so.
25% – Anidride carbonica CO2
13% – R454A and R454C
8% – Non è ancora stato inventato.
5% – R452A

4) Sapevi che nel 2011 la FAO ha stimato in circa un terzo la perdita o spreco mondiale di cibo ogni anno che crea emissioni di CO2 pari all’8% del totale?
48% – Sì, lo sapevo e il nostro settore industriale è pronto a contribuire alla riduzione (tramite la tecnologia, lo sviluppo delle competenze, le politiche…)
20% – Non ho informazioni sull’argomento
20% – No, non lo sapevo, ma il nostro settore industriale è pronto a contribuire alla riduzione
10% – Sì, lo sapevo, ma non c’è molto che noi possiamo fare.
3% – No, non lo sapevo, ma non c’è molto che noi possiamo fare.

5) Qual è l’anello debole della catena del freddo?
43% – Trasporto.
28% – Stoccaggio.
20% – Controllo, dataloggers.
10% – Non so.

Questo articolo è offerto da Centro Studi Galileo, il più autorevole Centro Formativo in Europa, considerato uno dei primi nel mondo, per l’attività di formazione (Corsi) e informazione (Convegno Europeo) nei settori della refrigerazione e del condizionamento.
Fondato nel 1975 ha formato circa 60mila Tecnici e da sempre collabora con realtà internazionali, sviluppando partnership di altissimo livello con le Nazioni Unite, l’Istituto Internazionale del Freddo e la Commissione Europea. Le Nazioni Unite hanno scelto Centro Studi Galileo per la formazione dei Tecnici nei paesi in via di sviluppo.
È Editore di Industria&Formazione, la prima rivista italiana del settore.
Dal Centro Studi Galileo, recependo le direttive europee e nazionali, nascono il Patentino Europeo Frigoristi e il Patentino Italiano Frigoristi, Certificazioni che hanno permesso ai Tecnici italiani del Freddo di battere la concorrenza a basso costo e dare piena dignità ad una Professione che meritava da tempo di essere riconosciuta offrendo una Patente ai Tecnici che operano con capacità tecniche, senza rischi e a impatto zero. Per info scrivere a corsi@centrogalileo.it