Abruzzo, chiude la Riello (gruppo multinazionale Carrier): 71 posti di lavoro appesi a un filo

La Riello, azienda produttrice di Caldaie, chiuderà lo stabilimento di Villanova di Cepagatti, nelle prossimità di Pescara, per spostare la produzione in altre sedi al Nord Italia e in Polonia.

«La Riello spa, del gruppo di società Carrier global corporation, ha comunicato alle organizzazioni sindacali e alle sue rappresentanze la volontà di chiudere il sito di Villanova di Cepagatti e l’avvio immediato della procedura di licenziamento collettivo di 71 lavoratrici e lavoratori nonché il trasferimento di 19 addetti alla ricerca e sviluppo nella sede di Lecco e Legnago»: questo il contenuto di una nota della Rappresentanza sindacale unitaria Fiom Uilm. Già ad agosto, 49 lavoratori in somministrazione erano stati lasciati a casa dall’azienda. Le organizzazioni sindacali, sul piede di guerra, hanno chiesto alla Riello immediato dietrofront.

La comunicazione ufficiale di Riello evidenzia come «a seguito di un’attenta analisi del mercato che si presenta in rapida evoluzione e della competitività delle nostre operazioni, abbiamo deciso di interrompere le attività del nostro stabilimento di Pescara e di concentrarle presso altri impianti con capacità disponibile a Legnago, Volpago del Montello in Italia, e Torun in Polonia. Questa decisione ha lo scopo ottimizzare i nostri asset industriali e contribuirà a posizionare la nostra azienda per il futuro in un mercato globale sempre più competitivo. Siamo consapevoli dell’impatto di questo progetto sui dipendenti interessati. L’azienda – conclude la nota Riello – si impegna a lavorare a stretto contatto con loro, i loro rappresentanti e le istituzioni in un dialogo attivo per sostenerli durante il progetto».

Il piano industriale della multinazionale mostra chiaramente come la produzione che era prevista nello stabilimento Abruzzese, in continuo aumento negli ultimi tempi arrivando a Luglio ad richiedere 3 turni di lavoro, non si fermerà, ma verrà solo frammentata e divisa. La costruzione degli scambiatori passerà a Legnago, la carpenteria pesante a Volpago e l’ assemblaggio delle caldaie sarà trasferito in Polonia.

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Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio ha espresso preoccupazione per la situazione, in larga parte dovuta alle conseguenze della Pandemia sul tessuto imprenditoriale.

Rabbia e delusione da parte degli operai, che hanno organizzato un presidio permanente: la posizione condivisa è che l’azienda non sarebbe infatti in difficoltà, ma vorrebbe massimizzare gli utili delocalizzando verso economie più convenienti.

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