
Con una lettera indirizzata direttamente al Presidente Serhii Anashkin della Public Association Refrigeration Association of Ukraine, Danfoss ha confermato la condanna alle operazioni militari russe e i progressi fatti verso un abbandono sicuro della Russia.
La priorità di Danfoss, che ha pubblicamente condannato l’invasione e confermato di appoggiare e supportare le sanzioni alla Russia, è stata sin dall’inizio quella di salvaguardare la sicurezza dei suoi moltissimi dipendenti al lavoro nella zona, in particolare in Ucraina e Bielorussia: si è trattato, stando alla lettera, di un’operazione estremamente delicata, ma che sta volgendo con successo alle fasi finali, al punto che presto l’azienda potrà tornare operativa in Ucraina, supportando i suoi clienti in zona e garantendo continuità ai servizi forniti.
Inoltre, Danfoss si sta impegnando attivamente con Euroheat&Power, nonchè con la Intersector Association of Discrict Heating Companies of Ukraine, per fornire supporto tecnico che aiuti a ricostruire parte delle strutture danneggiate e garantire la ripresa di servizi essenziali come elettricità e riscaldamento.
Danfoss si è attivata anche sul piano economico, stanziando un milione di euro per il supporto psicologico dei civili in fuga dalla guerra e ha avviato un progetto interno di donazioni volontarie da parte dei dipendenti, che andrà poi a raddoppiare.
Le operazioni di Danfoss in Russia sono state sospese all’inizio del conflitto ed è al momento in atto un’uscita controllata dal paese, in ottemperanza con le sanzioni internazionali.
Nel ringraziare per l’Impegni, Serhii Anashkin ha ribadito l’assoluta gravità della situazione, auspicando che le operazioni e il definitivo boicottaggio della Russia possano avvenire in tempi ancora più rapidi di quanto annunciato.
La lettera completa è consultabile qui sotto (cliccare per espandere l’immagine).

