
Dalle parti interessate riceviamo e pubblichiamo:
Lettera di ringraziamento al Ministero da parte dei soggetti interessati alla proposta di revisione del Regolamento (UE) No 517/2014 sui gas fluorurati (F-Gas) e del Regolamento (UE) No 1005/2019 sulle sostanze che riducono lo strato dell’ozono, del 5 luglio 2022.
Egregio Direttore Generale Alessandro Modiano,
Nel ringraziarLa per aver organizzato l’incontro, in data odierna, con i soggetti interessati al procedimento di revisione dei Regolamenti in oggetto, vorremmo cogliere l’occasione per ribadire la rilevanza del tema per quanto concerne i gas fluorurati (F-Gas) per il mercato europeo, ed in particolare quello italiano.
Si ritiene opportuno, ribadire nuovamente, il ruolo chiave del Governo Italiano ai tavoli europei per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica, che tengano conto delle esigenze strategiche del Paese e dell’Unione Europea, anche nell’ambito dell’indipendenza energetica da gas e combustibili fossili.
In tal senso, si ritiene altamente apprezzabile l’impegno del Ministero e delle diverse Direzioni Generali e Dipartimenti coinvolti al fine di garantire che le discussioni politiche possano tener conto delle esigenze del settore del raffreddamento, aria condizionata e pompe di calore (RACHP) italiano.
In estrema sintesi, vorremmo ribadire l’importanza per l’Industria Italiana che il Ministero possa essere in prima linea portavoce di una revisione più realistica del “timeline” alla base della transizione “green”, a supporto della revisione del Regolamento europeo F-Gas, in vigore presumibilmente già nel 2024, che tenga conto dell’attuale sviluppo tecnologico e della sicurezza nell’implementazione delle misure del nuovo regolamento alla luce delle seguenti considerazioni:
- Si auspica che il Ministero supporti un più giusto equilibrio tra la riduzione delle quote di idrofluorocarburi (HFC) attraverso il meccanismo di “phase-down” (e non di un “phase-out” di fatto già entro il 2027, come attualmente proposto dalla Commissione Europea) e il conseguimento degli obiettivi UE in materia di cambiamento climatico ed indipendenza energetica, che richiede, tra le altre cose, l’installazione di milioni di pompe di calore entro il 2030 (rif. REPowerUE). Si ritiene, in tal senso, che un phase down troppo accelerato di HFC entro il 2027 danneggi il mercato RACHP ed in particolare quello delle pompe di calore, che con la loro efficienza energetica in termini di “emission savings”, svolgerebbero un ruolo fondamentale per la riduzione dei consumi di energia e per minimizzare la dipendenza dal gas fossile. Si richiama l’attenzione, inoltre, da parte delle Autorità preposte rispetto alle tecnologie ad elevata efficienza energetica in generale, stante l’elevata incidenza delle emissioni indirette sulle emissioni dirette ( > 95% in moltissimi casi).
- Le quote di HFC come attualmente proposte nella bozza di regolamento non sarebbero sufficienti per garantire l’operatività dei prodotti già presenti sul mercato italiano ed europeo, né consentirebbero la relativa manutenzione. La manutenzione, in particolare nel caso italiano, richiede una maggiore quantità di refrigerante, quantificato in ca. il 70% rispetto al restante valore utilizzato per le nuove installazioni. Ne deriva, dunque, che una quota di refrigeranti F-Gas così ridotta contrasterebbe con i principi di economia circolare e durabilità dei prodotti, i quali hanno un ciclo vita di circa 10-15 anni o anche 20 anni, a seconda delle applicazioni.
- Si richiama l’attenzione del Ministero e delle Autorità Competenti sulle restrizioni proposte nell’allegato IV della bozza del Regolamento F-Gas. In tal senso, negli ultimi mesi, sin dalla pubblicazione del 5 aprile scorso, sono stati sollevati molti dubbi interpretativi ed incertezze che danneggiano l’Industria, soprattutto dal punto di vista dell’innovazione e della competitività del mercato europeo, ed italiano. In tal senso, sarebbe opportuno quanto prima poter chiarire le nuove definizioni proposte e considerare tale necessità alla luce della possibile transizione, consentendo esenzioni, qualora necessarie, attraverso procedure certe ed affidabili.
- Inoltre, siamo certi che il tema della formazione e certificazione sia una priorità nel contesto della revisione del Regolamento F-Gas per garantire innanzitutto la sicurezza degli installatori e operatori, nonché di utenti finali e consumatori, in considerazione del maggior impiego previsto dei gas refrigeranti infiammabili. In tal senso è auspicabile che le proposte di modifica del Regolamento F-Gas includano l’estensione del campo di applicazione ai gas alternativi fluorurati.
- Infine, si intende ribadire l’importanza per tutte le misure di successo dell’attuale regolamento che hanno consentito una notevole riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) a partire dall’implementazione del 2015 e si incentiva dunque un migliore livello di “enforcement” a livello nazionale delle attuali misure europee. In tal senso, si intende evidenziare l’esempio positivo delle banche dati italiane e del Portale F-Gas, volto a favorire una maggiore sincronizzazione dei dati e una maggiore attività di controllo. Si auspica che l’Italia possa farsi ulteriormente propotrice di questi esempi di successo nazionale in seno alla negoziazione europea del nuovo Regolamento F-Gas.
Saremo ben lieti di poter continuare a collaborare con il Ministero, e poter discutere ulteriori suggerimenti nel prosieguo dell’attività di revisione del Regolamento F-Gas, a supporto del lavoro delle Istituzioni preposte a livello nazionale ed europeo. Ci rendiamo, dunque, disponibili per un secondo incontro nei prossimi mesi, quando auspicabile dalle Autorità Competenti.
Cordiali Saluti,
Marco Buoni, Direttore AREA – The European association of refrigeration, air conditioning and heat pump (RACHP) contractors
Ennio Campagna, Senior Advisor AssogasTecnici (Federchimica) – Associazione nazionale imprese gas tecnici, speciali e medicinali
Fabio Brondolin, Presidente Assofrigoristi, Associazione Italiana Frigoristi
Federica Rizzo, Direttrice EPEE – The European Partnership for Energy and the Environment
Marino Bassi, Senior Advisor ATF – Associazione Tecnici del Freddo