
Il dato è stato reso noto nel corso del convegno “Portale F-Gas Italiano, inventario, emissioni, sfide e opportunità”, organizzato presso l’Università Roma Tre da EPEE e ATF il 30 novembre.
I controlli sono stati effettuati in diverse aree dello stivale da oltre 80 nuclei Mipaaf, in collaborazione con i corpi dei carabinieri delle zone interessate, stando all’avv. Domenico Belli (MASE Ministero dell’Ambiente e delle Sicurezza Energetica) e alla dott.ssa Antonella Angelosante Bruno (Ecocerved).
Dai controlli sono emerse numerose irregolarità, spesso non dovute a intenti fraudolenti ma a mancanza di comprensione delle normative vigenti, come ad esempio inadempienze a vario livello o errata etichettatura dei gas refrigeranti e/o delle apparecchiature (es. ermeticamente sigillato), problematiche che verranno probabilmente risolte con la prossima revisione F-Gas.
Le forze dell’ordine sono state preparate a svolgere il compito al meglio grazie a una specifica formazione sugli argomenti esaminati portata avanti da Ecocerved e dal MATE.
Molte delle segnalazioni di irregolarità arrivano direttamente dalle aziende che operano nel rispetto della legalità, è stato detto durante il panel, che non vedono di buon occhio per ovvie ragioni il tentativo di aggirare le normative da parte dei soggetti meno corretti.
“Il nucleo dei carabinieri, con i quali abbiamo un rapporto molto stretto” ha spiegato Domenico Belli, “sicuramente verrà coinvolto strutturalmente nell’attività di controllo, che diventerà necessariamente sistematica. Ma questo lo dico non perché ci piace fare sanzioni, ma perché evidentemente la domanda di maggiori controlli viene da chi rispetta le norme: quello che noi percepiamo e riceviamo come sollecitazione, come stimolo, viene da chi le norme le rispetta perché rispettare queste norme come ben sapete costa. Costa investimenti, costa in formazione, costa impegno, costa personale. Quindi è interesse di chi rispetta le norme colpire chi non le rispetta. Vogliamo colpire l’illegalità perché è fonte di concorrenza illegittima ed illecita: il rispetto delle regole ha un costo, e quindi questo costo si scarica sul servizio che rende all’utenza, quindi giustamente c’è un’esigenza di una equità nella distribuzione degli obblighi.“
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