
Roma sarà la sede del prossimo UN Food Systems Stocktaking Moment, vertice internazionale che vedrà la partecipazione di 193 Paesi del mondo per discutere di sicurezza alimentare, sostenibilità e transizione ambientale, nonché dell’impatto della pandemia sul raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
L’evento, che segue quello di New York del 2021, si terrà dal 24 al 26 luglio, rappresenta una grande opportunità per l’Italia e per la Capitale, centro del dialogo mondiale sulla sicurezza alimentare: il vertice permetterà ai leader mondiali di fare il punto sui progressi compiuti da ogni nazione nella lotta contro la fame e la povertà e sulla strada della sostenibilità.
L’Italia è da decenni in prima linea quando si parla di ambiente e sostenibilità, anche alimentare, e di conseguenza lo stesso vale per l’intera filiera del freddo: alla fine del 2023 si sono svolte ad esempio in sequenza MOP e COP, le grandi conferenze per la lotta al cambiamento climatico, alle quali hanno preso parte alcune delle principali realtà di riferimento, quali il Centro Studi Galileo (che già nel 2019 era stato ospite al MOP, organizzato proprio presso la FAO di Roma) e Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo, che hanno colto l’occasione per presentare l’ultima edizione dell’International Special Issue di Industria&Formazione, con numerosi articoli destinati ad aiutare i decisori politici a perfezionare le proprie posizioni.
UN Food Systems Stocktaking Moment vedrà la collaborazione di FAO, IFAD e PAM, e rapprenterà una grande occasione per l’Italia di condurre la discussione e presentare i progetti più innovativi della filiera agroalimentare, rendendo il paese sempre più centrale nella scena internazionale.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato l’importanza di questo evento per l’Italia e la sua posizione centrale nel mondo, ribadendo che il multilateralismo incentrato sulle Nazioni Unite resta il cardine della politica estera del paese: durante l’incontro con la vicesegretaria dell’Onu, Amina Mohammed, i due hanno anche discusso delle crisi in Afghanistan e del conflitto ucraino.
L’Italia e Roma sono pronti ad accogliere i leader mondiali e a condurre la discussione, a dispetto di un contesto globale profondamente mutato dalla pandemia e dall’incertezza economica e finanziaria.