Nuova Regolamentazione F-Gas: che cos’è il “no-paper”?

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Il Consiglio europeo seguirà la linea suggerita dalla proposta Svedese per quanto concerne il nuovo Regolamento F-Gas, ma il “no paper” proposto da una serie di Stati Membri, Italia inclusa, potrebbe rimettere alcuni punti in discussione.

Il No-Paper prevede una proposta alternativa, elaborata da Bulgaria, Estonia, Grecia, Ungaria, Latvia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Italia. Se la proposta diventasse maggioritaria, potrebbe portare a una riformulazione di alcuni punti chiave della proposta.

L’introduzione della proposta recita:

Accogliamo con favore la proposta della Commissione di revisione del regolamento sui gas fluorurati ad effetto serra, così come il lavoro intrapreso finora da tre Presidenze dell’UE (FR, CZ e SE) su questo tema. Sottolineiamo la necessità di sviluppare uno scenario ambizioso – ma allo stesso tempo pragmatico – che miri a una realistica riduzione graduale degli HFC e alla limitazione del numero di apparecchiature contenenti HFC ad alto GWP che entrano nel mercato dell’UE. Siamo inoltre favorevoli al rafforzamento delle misure di prevenzione delle attività illegali legate ai gas fluorurati.

Allo stesso tempo, dobbiamo garantire che il livello di ambizione non ostacoli l’economia dell’UE e non sia controproducente rispetto al Green Deal , che è l’accordo prevalente volto a raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE nei prossimi decenni. Sulla base di questo principio abbiamo tre raccomandazioni principali:

  • Gli Stati membri non sono in una posizione paritaria per quanto riguarda la loro capacità di investimento nell’abbandono degli HFC, pertanto si dovrebbe cercare un equilibrio tra gli Stati membri più e meno ambiziosi. Dobbiamo concordare un calendario di riduzione graduale degli HFC che sia fattibile e accessibile per tutti gli Stati membri e che non perturbi l’economia europea. Dobbiamo dare più tempo alle aziende per adattarsi. Riteniamo che il calendario proposto in precedenza dal CZ PRES debba essere rimesso in discussione;
  • È essenziale distinguere tra disponibilità teorica e disponibilità fisica sui mercati dei diversi Stati membri. La domanda di pompe di calore è destinata a crescere e c’è bisogno di più tempo per soddisfare la domanda. Anche in questo caso, suggeriamo di guardare alle date proposte dalla CZ PRES;
  • Prezzo delle quote di HFC. Siamo a favore della quota più bassa possibile per gli HFC (massimo 2 euro) per evitare aumenti eccessivi dei prezzi per l’utente finale.

Il documento completo è disponibile di seguito:

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