Pompe di calore: la Commissione Europea avvia un piano d’azione per accelerarne la diffusione in Europa

Da AREA riceviamo e pubblichiamo:
La Commissione europea ha lanciato una nuova iniziativa, denominata “Pompe di calore – Piano d’azione per accelerare la diffusione nell’UE”, che assumerà inizialmente la forma di una comunicazione strategica, elaborando misure specifiche per una loro più rapida diffusione.

Questo piano d’azione nasce alla luce degli obiettivi del Green Deal europeo, degli scenari delle proposte legislative “Fit for 55” e del piano REPoewerEU che chiedono la diffusione delle pompe di calore, e infine del piano industriale Green Deal e del relativo Net-Zero Industry Act, che indicano anche le pompe di calore come una delle tecnologie chiave per raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica dell’UE. Le questioni che l’iniziativa intende affrontare sono la lentezza dei progressi nella decarbonizzazione dei sistemi energetici, l’insufficiente sostegno al cambiamento e la necessità di sostenere la competitività del settore delle energie pulite all’interno dell’Unione Europea.

Il piano d’azione prenderà in considerazione:

  • gli strumenti normativi e non normativi e gli strumenti abilitanti;
  • gli aspetti relativi al finanziamento, alla comunicazione e all’utilizzo delle competenze;
  • i molteplici livelli di azione (UE, nazionale e locale o regionale).

Questi includono:

  1. Una piattaforma/acceleratore/partenariato tra la Commissione, gli Stati membri, il settore stesso, le istituzioni finanziarie e i fornitori di formazione lungo l’intera catena del valore delle pompe di calore per aumentare la produzione, creare le giuste condizioni nazionali, tra cui un rapporto favorevole tra i prezzi dell’elettricità e del gas, e aspetti trasversali di standardizzazione e interoperabilità per garantire che le pompe di calore possano essere ampiamente diffuse senza compromettere la stabilità della rete elettrica.
  2. Comunicazione e partnership dedicata alle competenze in materia di pompe di calore.
    • La partecipazione di AREA a questa partnership dovrebbe essere di grande importanza.
  3. Utilizzare le norme legislative aggiornate, che mirano a garantire un segnale politico sufficientemente forte per il mercato delle pompe di calore, anche attraverso l’eliminazione graduale delle caldaie autonome entro il 2029: la rifusione della EPBD e della EED, la misura d’emergenza dell’articolo 122 sulle autorizzazioni per le rinnovabili, la revisione della RED, la revisione della legislazione sulla progettazione del mercato dell’elettricità, la legge sull’industria a zero emissioni e la legge sui materiali critici, e le proposte della Commissione per la rifusione della direttiva sulla tassazione dell’energia e per un regolamento sui gas fluorurati.
  4. Finanziamento più accessibile: il piano d’azione mapperà le possibilità di finanziamento per l’introduzione delle pompe di calore a livello individuale e per le reti di riscaldamento alimentate da grandi pompe di calore come parte delle strategie di riscaldamento e raffreddamento a livello locale e regionale. A questo proposito, il piano d’azione prenderà in considerazione anche la necessità di promuovere approcci all’intero sistema energetico nella ristrutturazione degli edifici, per dare priorità agli investimenti in progetti integrati di miglioramento energetico degli edifici.
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Prossime tappe:

  1. La Commissione ha lanciato un invito a presentare prove con scadenza 26 maggio 2023: l’invito a presentare prove mira a raccogliere opinioni, posizioni e idee delle parti interessate sugli ostacoli alla diffusione delle pompe di calore.
  2. La Commissione avvierà una consultazione pubblica della durata di 12 settimane, prevista per il secondo trimestre del 2023.
  3. Commento del Segretariato: a seconda di come si presenterà la consultazione, molto probabilmente suggeriremo di rispondere.
  4. Sessioni alla Settimana europea dell’energia sostenibile, 20-22 giugno 2023.
  5. Eventi virtuali di mezza giornata dedicati alla consultazione – secondo/terzo trimestre 2023 (le date saranno annunciate prossimamente).
  6. Adozione della comunicazione da parte della Commissione – 4° trimestre 2023.

Per maggiori dettagli, consultare la pagina Better Regulation.

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