
Il fenomeno della diffusione dei refrigeranti importati – e venduti – illegalmente in Europa continua a essere una vera e propria piaga per il settore, ma esistono gli strumenti per tutelare la propria attività.
Nonostante continue e reiterate segnalazioni da parte delle principali associazioni di categoria, è ancora troppo facile acquistare refrigerante tramite canali illeciti, anche solo sfruttando piattaforme di ecommerce quali eBay o Marketplace.
Oltre a non dare alcuna garanzia di purezza e qualità, il gas acquistato fuori dai circuiti ufficiali va a minare il sistema di quote previsto dall’Europa, con conseguenti danni ambientali, e a danneggiare gli operatori ligi al dovere che acquistano seguendo le normative. Elevato inoltre il rischio truffa: acquistando una bombola online da utenti non professionisti è facilissimo incorrere in truffe e non ricevere proprio ciò per cui si è pagato.
L’invito è sempre lo stesso: quando si incontrano situazioni dubbie, segnalare il tutto al Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica (MASE) scrivendo a fgas.cle@mase.gov.it. Sarà poi cura del Ministero informare il NIPAAF (CC Forestali), con cui il Ministero stesso collabora, per effettuare tutti i controlli del caso prontamente e tempestivamente.
Nell’ultimo anno sono stati oltre 300 i controlli effettuati dei nuclei operativi dei carabinieri formati dal MASE.
Per chi volesse approfondire, sono disponibili maggiori informazioni sul portale https://www.stopillegalcooling.eu/it/.