
Il Parlamento Europeo e il Consiglio d’Europa hanno ufficialmente adottato il testo rivisto della direttiva sull’efficienza energetica (EED), disponibile a questo link.
Gli Stati membri dovranno garantire collettivamente una riduzione del consumo finale di energia di almeno 11,7% nel 2023 (rispetto alla previsione fatta nel 2020): la formula di calcolo è definita nell’allegato I.
Questo è praticamente quasi il doppio dell’obbligo annuale di risparmio energetico dei prossimi anni. Inoltre, i paesi dell’UE saranno ora legalmente tenuti a dare priorità all’efficienza energetica nell’elaborazione delle politiche e nella pianificazione e nei grandi investimenti, conferendo al principio “l’efficienza energetica al primo posto” una sostanziale posizione giuridica.
Ancora più importante per AREA, ecco le principali disposizioni dell’articolo 28: Disponibilità dei sistemi di qualificazione, accreditamento e certificazione:
- Gli Stati membri sono tenuti a dotare l’UE di una forza lavoro con le competenze pertinenti garantendo che siano disponibili opportunità di certificazione e qualifiche equivalenti (AREA ha chiesto di eliminare la qualifica dal testo della direttiva Prestazione energetica nell’edilizia e anche la direttiva DER III), compresi programmi di formazione, per le professioni legate all’efficienza energetica.
- Inoltre, i fornitori dei programmi di formazione saranno accreditati a norma del regolamento (CE) n. 765/2008 o approvati in linea con la convergenza della legislazione o delle norme nazionali, e tenendo conto delle norme europee o internazionali esistenti in materia di efficienza energetica.
- La Commissione istituirà inoltre una struttura (o progetterà una campagna) per attirare un maggior numero di persone verso le professioni dell’efficienza energetica e una piattaforma di accesso per consentire ai paesi di stabilire misure volte a garantire il livello adeguato di professionisti qualificati necessari per tenere il passo con i progressi in materia di efficienza energetica al fine di conseguire gli obiettivi dell’Unione in materia di clima ed energia
- Gli Stati membri valuteranno inoltre, entro il 31 dicembre 2024 e successivamente ogni quattro anni (il Parlamento ha insistito per 2 ma senza successo), se i regimi garantiscono il necessario livello di competenze e valuteranno inoltre il divario tra i professionisti disponibili e quelli richiesti.
Quando si tratta di riscaldamento e raffreddamento, la nuova legislazione promuoverà piani locali di H&C nei grandi comuni e ha introdotto una nuova definizione di teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti.
Prossimo e ultimo passo: la direttiva sarà ora pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE, ed entrerà in vigore 20 giorni dopo.