Revisione del PNRR e RePowerEU: ecco le novità per le Pompe di Calore

Da www.osservatoriorecovery.it:
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano è stato definito tra settembre 2020 e aprile 2021. Il testo definitivo del PNRR è stato trasmesso dal Governo Draghi alla Commissione europea il 30 aprile 2021. L’approvazione del Piano a livello europeo è avvenuta il 13 luglio 2021, con Decisione di esecuzione del Consiglio (Council Implementing Decision – CID) che recepì la proposta della Commissione europea.

Conformemente a quanto previsto dal regolamento (UE) 2021/241, con il Piano l’Italia ha definito un programma di riforme e investimenti per il periodo 2021-2026 per accedere ai fondi del Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility -RRF) nel quadro di NextGenerationEU, lo strumento dell’Unione europea per la ripresa, istituito a integrazione del Quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027. Come noto, il PNRR italiano prevede 132 investimenti e 63 riforme, ai quali corrispondono 191,5 miliardi di euro finanziati dall’Unione europea attraverso il RRF, suddivisi tra 68,9 miliardi di euro di sovvenzioni a fondo perduto e 122,6 miliardi di euro di prestiti, da impiegare nel periodo 2021-2026 attraverso l’attuazione del Piano.

Il mutato contesto geopolitico internazionale in seguito all’invasione russa dell’Ucraina e le conseguenti ricadute economiche e sociali, connesse principalmente alla dinamica inflazionistica trainata dai prezzi delle materie prime e dai costi energetici, hanno richiesto l’adozione di nuove iniziative per perseguire gli obiettivi di NextGenerationEU.

In particolare, nel 2022 nell’Unione europea è stata adottata l’iniziativa REPowerEU al fine di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento dell’energia a prezzi sostenibili. Gli Stati membri sono stati invitati dalle istituzioni europee ad aggiornare i loro Piani di ripresa e resilienza per sostenere lo sviluppo e la competitività, anche attraverso l’introduzione di nuove misure volte a perseguire gli obiettivi di REPowerEU.

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In particolare, sono emersi una serie di punti interessanti relativi alle pompe di calore, in particolar modo:

Pag. 52 | M2C2 – Investimento 2.1: Rafforzamento Smart Grid
“….la seconda, concerne l’aumento di potenza a disposizione delle utenze per favorire l’elettrificazione dei consumi energetici (es. mobilità elettrica, riscaldamento con pompe di calore) per almeno un milione e mezzo di abitanti.”

Pag. 113 | Capitolo 4 – REPowerEU | 4.1.1 La questione povertà energetica
“Con uno sguardo al futuro immediato, è urgente intervenire varando misure volte a una maggiore diffusione dei condizionatori, o pompe di calore, all’interno delle politiche di efficientamento e di contrasto alla povertà energetica, per evitare problemi simili causati da possibili ondate di calore.”

Pag. 115 | Capitolo 4 – REPowerEU | 4.1.2 Abitazioni ed efficienza energetica
“Non va sottaciuto che il patrimonio abitativo rispecchia la complessità tipica del nostro Paese, ma rappresenta anche la ricchezza culturale…che deve essere preservata con innovazione tecnologica, come il BIPV (Building Integrated Photovoltaic), le pompe di calore e gli accumuli per le piccole utenze.”

Pag. 119 | Capitolo 4 – REPowerEU | 4.1.4 Imprese ed efficienza energetica
“…i risultati delle politiche del passato rendono più impegnativi ulteriori miglioramenti e per questo necessitano di sostegno finanziario mirato per specifiche tecnologie particolarmente innovative, come le pompe di calore per il riscaldamento,…nelle imprese di piccole e medie dimensioni.

Pag. 131 | Capitolo 4 – REPowerEU | 4.2.4 Paragrafo 1 – Reti
Questa misura, proprio al fine di averla realizzata entro il giugno 2026, si concentra sulle cabine e sulle reti di media e bassa tensione….in quanto l’espansione attesa nei consumi per la penetrazione elettrica nel riscaldamento, con la diffusione di pompe di calore…è potenzialmente limitata dall’inadeguatezza attuale della rete elettrica.

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Pag. 142 | Capitolo 4 – REPowerEU | 4.2.6 Paragrafo 3 – Filiere – Sostegno alla catena del valore. “Il sostegno al processo di transizione del sistema produttivo nazionale potrà svilupparsi su diverse direttrici:…rafforzamento della sistema produttivo di dispositivi e componenti utili ai fini della transizione ecologica, quali batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori e dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio, nonché approvvigionamento e raffinazione di materie prime critiche.”

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