AHRI scrive alla Commissione Europea: “dubbi sulla nuova regolamentazione F-Gas”

Da AHRI pubblichiamo:
L’Istituto statunitense per il condizionamento, il riscaldamento e la refrigerazione (AHRI) ha scritto alla Commissione Europea, esprimendo diverse preoccupazioni su alcuni aspetti della nuova Regolamentazione sui gas fluorurati. AHRI, rappresenta oltre 330 produttori in ambito HVACR.

Dal testo si evince un concetto chiave, ossia l’esortazione a valutare “una politica meno restrittiva” definita “meno distruttiva” per i lavoratori e i consumatori di HVACR. “La revisione manca di neutralità tecnologica, il principio che garantisce la libertà di scelta non obbligando gli utenti a utilizzare alcuna tecnologia specifica“, afferma il direttore senior degli Affari Internazionali di AHRI, Michael LaGiglia.

La legislazione deve definire gli obiettivi da raggiungere e non dovrebbe né imporre né discriminare a favore dell’uso di un particolare tipo di tecnologia per raggiungere tali obiettivi. Ciò è particolarmente vero per i refrigeranti in cui le idrofluoroolefine (HFO) sono deliberatamente vietate per diverse categorie di prodotti”.  Inoltre, aggiunge in seguito, gli HFO non sono sostanze regolamentate dal Protocollo di Montreal e non appartengono al pacchetto di gas fluorurati presi in esame dall’Accordo di Parigi e dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).

La revisione presuppone che tutti gli F-Gas siano sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), il che non è corretto poiché alcuni gas non si decompongono in PFAS. Inoltre, per i gas che si decompongono in PFAS (in particolare acido trifluoroacetico o TFA), non si è ancora conclusa la proposta di restrizione PFAS per la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che potrebbe decidere sull’attuazione di restrizioni per alcuni gas. F-gas, ma possono anche consentire deroghe per alcuni usi”, aggiunge LaGiglia.

Ti potrebbe interessare:  Nuovi corsi del Centro Studi Galileo: "Prestazione Energetica degli edifici - I decreti attuativi 26/06/2015

Non mancano inoltre preoccupazioni sulla sicurezza nella proposta transizione dai refrigeranti HFC e HFO: si chiede che qualsiasi transizione venga intrapresa da un punto di vista della “maturità tecnologica”, con l’aggiornamento delle pertinenti norme edilizie e antincendio. Inoltre, la lettera solleva qualche perplessità circa la mancanza di indicazioni specifiche nei criteri della clausola di esenzione per sicurezza: “Siamo ansiosi di sapere quali saranno le linee guida specifiche su come queste esenzioni di sicurezza verrebbero concesse nella pratica, e suggeriamo gentilmente che la sua stesura sia il prodotto di un adeguato processo di avviso e commento pubblico con la partecipazione dell’industria”.

Infine, l’AHRI sostiene che la notifica della proposta della Commissione Europea all’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) è in contrasto con l’art. 2.9.1 dell’accordo sugli ostacoli tecnici agli scambi (TBT), che mira a garantire che i regolamenti tecnici, gli standard e le procedure di valutazione della conformità siano non discriminatori e non creino inutili ostacoli agli scambi, posizione condivisa anche di recente da Refrigerants Australia.

Rispondi