ISPRA presenta il primo censimento delle soluzioni alternative agli HFC in Italia

census-hfc-alternativeIn occasione del workshop “Tecnologie alternative agli HFC made in Italy e opportunità per il sistema Italia” organizzato dall’ISPRA, è stato presentato il documento tecnico “First National Census on HFC alternative technologies – Aerosol, Air conditionig, Foams and Refrigeration sectors”.
Questo lavoro rappresenta il primo censimento delle innovazioni tecnologiche “made in Italy” alternative agli idrofluorocarburi (HFC) e il primo tentativo in Italia di costruire un quadro preliminare delle tecnologie rispettose del clima nei settori che utilizzano gas fluorurati quali quello della refrigerazione, climatizzazione, schiume, aerosol e sistemi fissi di protezione antincendio.
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e l’ISPRA hanno firmato un Accordo di collaborazione tecnica per la creazione di questa “Rassegna delle sostanze e tecnologie alternative agli idrofluorocarburi (HFC)”. Si tratta di una vera e propria raccolta di innovazioni e soluzioni tecnologiche avanzate, prodotte da aziende italiane di eccellenza per ridurre le emissioni di gas fluorurati. Per ogni settore sono state identificate sostanze e/o tecnologie alternative, questioni critiche e risposte di mercato, mentre un capitolo a parte, è stato dedicato all’attività di formazione.
A questo proposito, viene sottolineato come le alternative agli HFC disponibili nel lungo periodo sono principalmente i refrigeranti naturali (CO2, idrocarburi, ammoniaca) e sintetici HFO e che la transizione a questi ultimi deve essere accompagnata da un’adeguata preparazione, a causa del fatto che lavorano ad alte pressioni e delle loro caratteristiche di infiammabilità e tossicità. Per questo motivo uno specifico capitolo sulla formazione è stato inserito e ne viene quindi data ampia importanza, come veicolo per la trasmissione delle informazioni, la divulgazione delle tecnologie esistenti e la preparazione al loro utilizzo in maniera veloce ma sicura.
Il documento cita diversi esempi delle attività in questo campo del Centro Studi Galileo, che da anni ha rilevato la necessità di fornire una formazione adeguata e specifica relativa all’impiego dei refrigeranti alternativi.
L’Emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal, entrato in vigore il 1° gennaio 2019, mira a ridurre la produzione e il consumo di HFC ed avrà impatti significativi sui Paesi in via di sviluppo, dove il passaggio dagli HCFC (idroclorofluorocarburi) agli HFC è ancora in corso.
Di conseguenza, i Paesi che nel mondo utilizzano HFC nei loro prodotti e apparecchiature necessitano di innovazioni tecnologiche e quei Paesi che possiedono tecnologie innovative possono supportare altri nel passaggio a soluzioni a basso impatto ambientale. È il caso dell’Italia, in cui molte aziende italiane hanno sviluppato soluzioni tecnologiche avanzate volte a mitigare gli effetti serra e ad osservare il regolamento UE 517/2014.
In questo contesto, il Ministero dell’Ambiente ha ritenuto opportuno intraprendere una prima indagine nazionale per avere un quadro conoscitivo sullo stato dell’arte delle sostanze e/o tecnologie alternative agli HFC in Italia, che rispondono adeguatamente alle principali priorità ambientali. Il documento “First National Census on HFC alternative technologies – Aerosol, Air conditionig, Foams and Refrigeration sectors” può essere visionato e scaricato a questo link.

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