
Da www.unenvironment.org
Le misure adottate nell’ambito dell’emendamento di Kigali al protocollo di Montreal sulle sostanze che distruggono lo strato di ozono ridurranno gradualmente la produzione e l’uso di idrofluorocarburi (HFC) e potrebbero evitare fino a 0,4 °C di riscaldamento globale entro il 2100.
In un mondo che si riscalda, la prosperità e lo sviluppo dipendono sempre di più dall’accesso al raffreddamento. La crescente domanda di raffreddamento contribuirà in modo significativo al cambiamento climatico. Ciò è dovuto sia alle emissioni di HFC (e di altri refrigeranti) che alle emissioni di CO2 provenienti dai condizionatori d’aria e da altre apparecchiature di raffreddamento alimentati principalmente da combustibili fossili. Queste emissioni sono particolarmente dominanti durante i periodi di picco della domanda di energia, che sono sempre più determinati dalla domanda di aria condizionata. Mentre il clima si riscalda, la crescente domanda di raffreddamento sta creando sempre più riscaldamento, in un ciclo di feedback altamente distruttivo.
Combinando i miglioramenti dell’efficienza energetica con la transizione dai refrigeranti super inquinanti, il mondo potrebbe evitare emissioni cumulative di gas a effetto serra fino a 210-460 gigatonnellate di biossido di carbonio equivalente (Gtco2e) nei prossimi quattro decenni, a seconda dei tassi futuri di decarbonizzazione. Ciò equivale all’incirca a 4-8 anni di emissioni totali annuali di gas a effetto serra, sulla base dei livelli del 2018.
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