Coronavirus: HVAC – la Germania punta sulla ventilazione per spazzare via il virus

Da bbc.com
Il nostro settore HVAC si dimostra centrale per risolvere l’emergenza che stiamo vivendo. Il governo tedesco sta investendo 500 milioni di euro nel miglioramento dei sistemi di ventilazione negli edifici pubblici per aiutare a fermare la diffusione del coronavirus.

Le sovvenzioni andranno a migliorare la circolazione dell’aria all’interno diuffici pubblici, musei, teatri, università e scuole. Le imprese private non sono ancora incluse nel progetto. I virus si diffondono su piccole goccioline chiamate aerosol, espirate da persone infette – soprattutto quando starnutiscono o tossiscono.

Il settore HVACR è ancora una volta al centro delle misure di prevenzione: la ventilazione e il condizionamento dell’aria possono essere preziosissimi alleati per sconfiggere il virus, e aiutarci non solo a convivere con la situazione attuale, ma anche a superarla in via definitiva.

Gli studi suggeriscono che queste particelle possano rimanere sospese in aria per almeno 8 minuti, e con l’inizio della stagione fredda e l’aumento del tempo trascorso al chiuso, questo potrebbe aumentare i contagi: per questa ragione la Germania sta insistendo sugli impianti di ventilazione, potenziando quelli attuali piuttosto che installandone di nuovi.

Ogni aggiornamento è ammissibile per un massimo di € 100.000. Il finanziamento è disponibile anche per i sensori di CO2 che indicano quando l’aria in una stanza è malsana o stantia. Le sovvenzioni saranno assegnate a partire già dai prossimi giorni.

Il governo vuole anche che le scuole prive di sistemi di condizionamento d’aria centrale ottengano almeno depuratori d’aria mobili. Molto dipenderà tuttavia anche da quanto facilmente le stanze possono essere ventilate semplicemente aprendo le finestre.

L’emittente bavarese BR24 riferisce che i ventilatori mobili, che filtrano particelle minuscole e costano da 2.000 € ciascuno, possono purificare efficacemente una stanza in pochi minuti. Gli esperti tedeschi dicono tuttavia che gli apparecchi che si basano su luce UV, ionizzazione o ozono possono essere inefficaci contro il coronavirus, e in alcuni casi peggiorare la qualità dell’aria.

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