“Renewables 2020”, arriva il rapporto IEA: bene le energie rinnovabili, faticano i fossili

Da http://www.iea.com
Le energie rinnovabili tirano la volata, mentre sembra confermato il momento di crisi (e forse il declino) dei combustibili fossili: ecco quanto emerge da Renewables 2020, l’ultimo rapporto di IEA.

IEA, Agenzia internazionale per l’energia, ha di recente pubblicato Renewables 2020, rapporto sull’andamento del settore energetico 2019, dal quale emerge una fortissima crescita delle energie rinnovabili, a discapito dei combustibili fossili.

In particolare, Eolico, Idroelettrico e Fotovoltaico hanno portato avanti il mercato rappresentando quasi il 90% della sua espansione globale: ci si aspetta che il dato sia destinato ad aumentare soprattutto in USA e Cina grazie agli incentivi, ed entro la fine dell’anno la crescita delle rinnovabili toccherà i 200 Gigawatt. L’anno prossimo, saranno invece India ed Unione Europea a trainare l’espansione delle rinnovabili, grazie all’attuazione di progetti sospesi a causa della pandemia. L’India, in particolare, andrà a raddoppiare le potenzialità odierne.

IEA, Renewable capacity additions by country/region 2019-2021, IEA, Paris

«L’energia rinnovabile sta sfidando le difficoltà causate dalla pandemia, mostrando una crescita robusta mentre altri combustibili annaspano» ha affermato il dott. Fatih Birol, direttore esecutivo dell’EIA. «La resilienza e le prospettive positive del settore si riflettono chiaramente nel continuo forte appetito da parte degli investitori e il futuro sembra ancora più luminoso con nuove capacità aggiunte in corso per stabilire nuovi record quest’anno e il prossimo».

Dall’inizio dell’anno, Europa, Cina, e India hanno implementato de15% la capacità di energia rinnovabile messa all’asta rispetto allo stesso periodo del 2019, a livello mondiale, simbolo dell’impressionante aumenta di domanda, che ha portato grandi benefici in borsa alle aziende produttrici che hanno investito nel settore.

Manca ancora, tuttavia, un chiaro orientamento politico che spinga definitivamente il mondo a investire con maggior vigore sulle energie rinnovabili: nonostante questo, ci si aspetta che entro il 2022 fotovoltaico ed eolico crescano di un ulteriore 25% grazie all’interesse della cina e altri mercati-traino.

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«Le rinnovabili resistono al Covid ma non alle incertezze politiche» ha detto il dott. Birol. «I governi possono affrontare questi problemi per favorire una ripresa sostenibile e accelerare le transizioni verso l’energia pulita. Negli Stati Uniti, ad esempiole politiche proposte per l’elettricità potrebbero portare a un dispiegamento molto più rapido del solare fotovoltaico e dell’eolico, contribuendo a una più rapida decarbonizzazione del settore energetico».

Il rapporto parla chiaro: l’elettricità generata da fonti rinnovabili, nel 2020, è salita del 7%, ma la crisi ha toccato anche questo settore: i biocarburanti utilizzati nei trasporti dovrebbero subire il loro primo declino annuale in due decenni, a causa de calo della domanda di carburante per i trasporti quest’anno e dai prezzi più bassi dei combustibili fossili. In calo anche la domanda di bioenergia: serve un forte supporto politico, per assicurarsi che i danni vengano assorbiti dalla cresciuta futura.

Sempre stando al rapporto, dal 2024 eolico e fotovoltaico supereranno carbone e gas naturale, con calo dei costi e la “liberazione” del mercato energetico dalla dipendenza da carbone: se tutto andrà bene, nel 2025 il 33% dell’energia mondiale proverrà solo da fonti rinnovabili.

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