Chemours: “Gas fluorurati, un elemento critico per la decarbonizzazione”

Di Natalia Duchini , Global Technology Senior Director, Thermal & Specialized Solutions, The Chemours Company

Decarbonizzare la nostra economia è la sfida decisiva del nostro tempo. Fino ad oggi, l’Unione europea (UE) è stata leader globale della decarbonizzazione, fissando gli obiettivi di riduzione delle emissioni più ambiziosi del pianeta. Ma per garantire che gli obiettivi di decarbonizzazione siano più che buone intenzioni, dobbiamo cambiare radicalmente gli aspetti chiave della nostra vita quotidiana. Ciò include la rivoluzione del modo in cui riscaldiamo e raffreddiamo le nostre case, uffici e installazioni industriali, nonché scuole, ospedali e altre infrastrutture da cui dipendono le nostre vite. Le pompe di calore possono essere decisive per accelerare questa transizione.

I consumatori stanno intuendo il valore delle pompe di calore: il 2022 è stato un anno record per il mercato delle pompe di calore, con circa 3 milioni di unità vendute in 16 mercati europei1. Queste pompe di calore sostituiscono circa 4 miliardi di metri cubi di gas naturale, evitando circa 8 milioni di tonnellate di emissioni di CO2. Sono una soluzione chiave ed economica per guidare gli sforzi internazionali per il clima, poiché le pompe di calore riducono significativamente le emissioni di gas serra e migliorano l’efficienza energetica. Infatti, già alla fine del 2022, le pompe di calore installate in tutta Europa hanno evitato oltre 54 milioni di tonnellate di CO2, l’equivalente delle emissioni annuali della Grecia2.

La domanda di pompe di calore è destinata a crescere. Oltre a una maggiore consapevolezza dei loro benefici, iniziative come la direttiva sull’efficienza energetica nell’edilizia dell’Unione europea stanno incoraggiando le ristrutturazioni edilizie e l’uso di pompe di calore, in linea con il Green Deal europeo.

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Altrettanto importante nella riduzione delle emissioni è il tipo di refrigerante utilizzato nelle pompe di calore. I refrigeranti HFO (idrofluoroolefine) offrono una combinazione di alte prestazioni, basso GWP (potenziale di riscaldamento globale) e sicurezza, una visione supportata dalla maggior parte degli esperti, dai principali produttori e associazioni di apparecchiature per pompe di calore, dalla Commissione europea e dall’Agenzia internazionale dell’energia. Gli HFO consentono una transizione verso una soluzione molto più rispettosa dell’ambiente  rispetto  ai  refrigeranti  di  vecchia  generazione  senza  compromettere  le  prestazioni:  infatti, offrono prestazioni ottimali in varie applicazioni e settori, riducono i costi e sono stati ritenuti sicuri per gli usi previsti da studi rigorosi.

In quest’ottica, è di fondamentale importanza che il Parlamento europeo e il Consiglio presentino proposte equilibrate che consentano ai diversi refrigeranti – e agli HFO in particolare – di svolgere un ruolo nella decarbonizzazione. Un approccio politico restrittivo che dà priorità a refrigeranti specifici, come i gas industriali noti come “refrigeranti naturali”, trascura i contributi unici degli HFO alla decarbonizzazione. Inoltre, è probabile che una tale politica generi conseguenze indesiderate. Ad esempio, la stragrande maggioranza delle pompe di calore oggi sono progettate per essere compatibili con gli HFO. Se l’accesso agli HFO fosse limitato, migliaia se non milioni di pompe di calore sarebbero rese obsolete. Ciò sarebbe un disastro in termini di costi per i cittadini, le famiglie e gli appaltatori e causerebbe un’incredibile quantità di spreco di materiale, portando l’espansione delle pompe di calore in tutta Europa a un arresto o, peggio ancora, alimentando il commercio illegale di FGAS nell’UE.

Inoltre, per garantire l’implementazione di pompe di calore su larga scala, la sicurezza dei refrigeranti devono essere garantita in una varietà di applicazioni. La maggior parte degli HFO sono già disponibili in commercio e classificati come refrigeranti A2L secondo lo standard globale per la valutazione della sicurezza dei refrigeranti (ASHRAE) che li definisce come non tossici e con bassa infiammabilità. Ciò li rende preferibili rispetto a molte alternative, alcune delle quali sono altamente infiammabili e limitate dalle normative edilizie dell’UE.

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EHPA3   stima che circa 60 milioni di pompe di   calore saranno installate nell’UE entro il 2030, una cifra che rinvigorisce la speranza sulla decarbonizzazione. Per rimanere su questa strada, tuttavia, l’UE dovrebbe evitare di creare condizioni controproducenti che rallentano l’adozione delle pompe di calore. La diversificazione della scelta è fondamentale per raggiungere gli obiettivi del Green Deal dell’UE attraverso l’uso di pompe di calore e, dal punto di vista della progettazione delle apparecchiature e della diffusione sul mercato, la loro rapida adozione dipende dall’accesso all’intera gamma di refrigeranti a disposizione e da un passaggio graduale verso HFO a basso GWP. Inoltre, limitare l’accesso ai refrigeranti F-gas interromperebbe le catene di approvvigionamento, la progettazione e l’innovazione dei prodotti, con conseguenze negative per l’implementazione delle pompe di calore in tutta Europa e il raggiungimento degli obiettivi REPowerEU. La mancanza di alternative praticabili nelle pompe di calore potrebbe anche prolungare la dipendenza europea dai combustibili fossili per il riscaldamento, compromettendo il progresso climatico ed energetico.

Considerato ciò, e data l’urgenza del momento, l’UE e il pianeta non possono permettersi di mettere a repentaglio la transizione verso le pompe di calore. La decarbonizzazione si concretizzerà solo se utilizzeremo i migliori strumenti a nostra disposizione, che offrono l’equilibrio ottimale tra sostenibilità ambientale, prestazioni, sicurezza ed economicità. Nel fare scelte importanti in direzione della decarbonizzazione, i responsabili delle decisioni dovrebbero determinare gli usi più efficaci di tempo e risorse limitati.

Abbiamo un’opportunità unica per intraprendere azioni rapide e strategiche. Per assicurarci di cogliere questa opportunità, dobbiamo preservare l’accesso alle tecnologie necessarie per spingere l’Europa verso un futuro più prospero, sicuro e sostenibile.

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¹ European Heat Pump Association, “Heat pump record: 3 million units sold in 2022, contributing to REPowerEU targets” (https://www.ehpa.org/press_releases/heat-pump-record-3-million-units-sold-in-2022-contributing-to-repowereu-targets/)
2 European Heat Pump Association, “Frequently Asked Questions” (https://www.ehpa.org/frequently-asked-questions/)
³ European Heat Pump Association (https://www.ehpa.org/2022/06/12/ehpa_news/repowereu-heat-pump-strategy-required-to-help-sector-deliver/)

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