Da AREA riceviamo e pubblichiamo:
A seguito dell’adozione della relazione ENVI, AREA sta concentrando i suoi sforzi sugli articoli 5 e 6 (controlli delle fughe) in vista della votazione in plenaria.
Inoltre, insieme ad altre 10 associazioni di categoria, AREA ha co-firmato una lettera congiunta chiedendo di presentare diverse proposte di emendamento nel corso della sessione plenaria.
Consiglio Europeo:
AREA è stata informata del fatto che 11 Stati membri (tra cui Slovenia, Malta, Polonia e Bulgaria) stanno costruendo una coalizione contro la proposta di compromesso svedese, e stanno lavorando a un “non-paper” in cui si afferma che il testo svedese si spinge troppo in là e troppo in fretta. Pur non disponendo ancora delle ultime versioni aggiornate di questi documenti, AREA, ha riportato la proposta svedese su formazione e certificazione (art. 10):
Poiché varie delegazioni non auspicano alcuna necessità di una nuova certificazione, la Presidenza propone, all’articolo 10, paragrafo 7, di reintrodurre il testo precedente in base al quale i certificati e gli attestati di formazione esistenti ai sensi del regolamento vigente restano validi. Al fine di tener conto delle delegazioni che non desiderano che tali corsi di aggiornamento o processi di valutazione si svolgano troppo spesso, ma allo stesso tempo di accogliere le delegazioni che desiderano garantire una transizione sicura, ad esempio verso i refrigeranti naturali, la Presidenza propone che gli Stati membri garantiscano che:
A) le persone già in possesso di un certificato o di un attestato di formazione ai sensi del presente regolamento devono frequentare il nuovo corso (o superare il nuovo processo di valutazione) entro cinque anni dall’entrata in vigore del regolamento (anziché otto anni come precedentemente proposto);
B) Questo obbligo andrà rispettato ogni sette anni (anziché ogni cinque anni come precedentemente proposto)
Francia, Italia e Spagna stanno considerando di aderire a questa coalizione, anche se sembra che la Spagna non voglia condividere una posizione chiara prima dell’adozione della posizione del Parlamento europeo il 29 marzo.
Il trilogo (negoziati tra il Consiglio dell’UE e il Parlamento europeo) inizierà a metà aprile.