EIA spinge per l’R290 nei climatizzatori split: l’obiettivo è sostituire gli HFC

Da www.hydrocarbons21.com
EIA, Environmental Investigation Agency, sta facendo leva affinché gli HFC non siano più utilizzati all’interno dei climatizzatori split, sostituendoli con il propano (R290), nella speranza che questa modifica rientri già nella prossima Regolamentazione F-Gas.

Con la Regolamentqzione in fase di Revisiane, EIA spera che questo sia il momento migliore per portare avanti la proposta. A sostegno di questo sforzo, il gruppo sta anche lavorando per ottenere una modifica all’attuale standard globale di carica-limite per gli idrocarburi nei climatizzatori (IEC-60335-2-40) per consentire un maggior utilizzo di R290 nell’aria condizionata residenziale.

Il passaggio ai nuovi gas nei condizionatori d’aria domestici, su scala globale, tra il 2025 e il 2050 “potrebbe prevenire una quantità di emissioni nocive pari a 1.400 centrali a carbone in funzione per un anno intero“, secondo il sito web di EIA. Ciò equivarrebbe ad evitare la dispersione di circa 5,6 miliardi di tonnellate di emissioni di CO2 equivalenti.

Entro il 2050, la quantità globale di condizionatori d’aria camera triplicherà fino a toccare le 5,6 miliardi di unità, secondo la International Energy Agency (IEA) di Parigi. EIA ha rilevato che questo non è sostenibile continuando a basarsi su modelli a HFC, quindi una rapida transizione verso split a R290 è essenziale.

EIA intende presentare un feedback alla Commissione Europea, il ramo esecutivo dell’Unione europea, nell’ambito della revisione della regolamentazione F-Gas. La Commissione accetterà feedback fino al 7 settembre, inviabili direttamente al sito dedicato.

Una decisione avvalorata dalla ricerca scientifica

Per rafforzare la sua posizione, il 10 agosto EIA ha commissionato una ricerca a Öko-Recherche, istituto di ricerca ambientale con sede a Francoforte, in Germania.

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Öko-Recherche ha esaminato l’impatto che avrebbe sul clima in Europa, tra il 2015 e il 2050, di una revisione della norma IEC sui limiti di carica, insieme a un divieto UE sugli HFC nelle unità split. I ricercatori hanno anche esaminato gli impatti climatici di una simile politica attuata a livello globale. Le conclusioni sono state calcolate per tre gruppi di paesi – l’UE, altri paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo.

In Europa, allontanarsi dagli HFC ni condizionatori split a partire dal 2025 potrebbe portare a un risparmio cumulativo di 62 milioni di tonnellate di CO2 equivalente entro il 2050, “lo stesso beneficio climatico di far funzionare fino a 13.385 turbine eoliche per un anno“, ha fatto presente EIA. Per gli altri paesi sviluppati, il passaggio potrebbe far risparmiare fino a 343 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2050.

Öko-Recherche also found a shift away from HFCs in domestic split system air-con from 2025 to 2050 in developing countries, supported by updated product standards, could bring cumulative climate benefits of 5,228 million metric tons of CO2e – “avoided emissions equal to more than a billion cars running for a full year,” said EIA.

Öko-Recherche ha anche affermato che l’abbandono degli HFC nei sistemi split domestici dal 2025 al 2050, nei paesi in via di sviluppo, se supportato da standard aggiornati, potrebbe portare benefici climatici cumulativi per 5,228 milioni di tonnellate di CO2 equivalente “evitando emissioni pari a più di un miliardo di automobili in funzione per un intero anno“, come ha affermato sempre EIA.

Questa ricerca spiega i chiari benefici climatici di una rapida transizione, evitando di restare bloccati nell’utilizzo di di raffreddamento dannose per il clima e, inoltre, inefficienti“, ha detto Sophie Geoghegan, EIA Climate Campaigner, sul sito web del gruppo.

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Anch gruppi come Eurovent hanno evidenziato come la regolamentazione F-Gas è fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici,mentre EIA ha già fatto notare come l’attuale IEC – hydrocarbon charge-limit sia un ostacolo al taglio dei Gas a Effetto Serra.

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