Approfondiamo la Nuova Regolamentazione F-Gas – Parte 3 | Gli split a Idrocarburi

Approfondiamo punto per punto i principali aspetti della proposta per una nuova Regolamentazione Europea sui gas fluorurati, che determinerà in modo significativo il futuro del settore del Freddo.

Allegato IV, par. 18
Divieti di immissione sul mercato ai sensi dell’articolo 11, paragrafo 1

Apparecchiature fisse di tipo split di condizionamento d’aria e pompe di calore di tipo split

(Apparecchiature fisse di tipo split di condizionamento d’aria e pompe di calore di tipo split:)
Data di inizio del divieto
a) sistemi monosplit contenenti meno di 3 kg di gas fluorurati a effetto serra elencati nell’allegato I, che contengono gas fluorurati a effetto serra elencati nell’allegato I con GWP pari o superiore a 750 o il cui funzionamento dipende da tali gas1° Gennaio 2025
b) sistemi di tipo split di capacità nominale fino a 12 kW inclusi che contengono gas fluorurati a effetto serra con GWP pari o superiore a 150 o il cui funzionamento dipende da tali gas, tranne se necessari per rispettare le norme di sicurezza nazionali

c) sistemi di tipo split di capacità nominale superiore a 12 kW che contengono gas fluorurati a effetto serra con GWP pari o superiore a 750 o il cui funzionamento dipende da tali gas, tranne se necessari per rispettare le norme di sicurezza nazionali
1° Gennaio
2027

Questo aspetto si ricollega ad una serie di limitazioni alle immissioni sul mercato di alcuni prodotti chiave per il nostro settore, in particolare nel mercato italiano, dove si immettono sul mercato (e quindi vengono installate da tecnici qualificati) oltre 1 milione di impianti all’anno.

Gli split con potenza nominale entro i 12kW  saranno vietati se contenenti un gas refrigerante con GWP superiore a 150, tranne quando richiesto dagli standard di sicurezza, ed entrerà in vigore dal 2027.

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I 12 kW di soglia derivano dalla direttiva EPBD – Direttiva sull’Efficienza energetica degli edifici, ciò serve per un allineamento delle normative. Qui, in edilizia, gli impianti, sono gestiti tramite il libretto di impianto per verificare il mantenimento dell’efficienza energetica come da progetto.

Tornando al refrigerante con GWP minore di 150, al momento, non si conoscono sul mercato miscele di HFO che abbiano tali proprietà per gli impianti split, presumibilmente verranno create, ma è chiaro l’intento della commissione, ossia spingere il mercato verso gli split ad idrocarburi, come anche confermato da un recente studio commissionato.

Per gli split di capacità superiore a 12kW (principalmente i VRV-VRF) invece verrà vietato l’uso di gas refrigerante con GWP superiore a 750 (sempre dal 2027 e sempre tranne quando richiesto da standard di sicurezza).

Attualmente, sul mercato europeo, gli split ad idrocarburi sono praticamente inesistenti, addirittura ostacolati dalle normative sulla sicurezza. Ci sono stati alcuni casi di vendita nel mercato inglese tramite un sito di vendita online di bricolage, subito ostracizzato dal mercato inglese e dalle associazioni del freddo.

La possibilità di immettere sul mercato split a idrocarburi, che presentano rischi tecnici tali da renderli del tutto inadatti all’installazione da parte di tecnici privi delle necessarie qualifiche e certificazioni (Annex IV.17 e .18), renderà la formazione assolutamente fondamentale e obbligatoria.

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