Anche EPEE commenta il voto sugli F-Gas: “il Parlamento Europeo rischia di darsi la zappa sui piedi!”

Da epeeglobal.org:
Il Partenariato Europeo per l’Energia, EPEE, che rappresenta le aziende e le associazioni di produzione e ricerca che operano nel settore della refrigerazione, del condizionamento d’aria e delle pompe di calore in Europa, ha espresso oggi un certo sconcerto per il rifiuto da parte del Parlamento europeo di diversi emendamenti inclusi nella revisione del regolamento sui gas fluorurati, che avrebbero aiutato l’Europa a raggiungere i propri obiettivi di indipendenza climatica ed energetica mantenendo un regolamento accessibile ma ambizioso.

Il voto del Parlamento europeo sull’F-gas danneggia l’industria europea e i cittadini europei, spingendo verso obiettivi irrealistici che compromettono la diffusione delle pompe di calore e frenano la decarbonizzazione dell’ambiente costruito, a vantaggio indiretto delle tecnologie basate sui combustibili fossili“, ha dichiarato Russell Patten, Direttore generale dell’EPEE. Siamo costernati dal fatto che il Parlamento abbia respinto emendamenti pragmatici all’attuazione della revisione del regolamento sui gas fluorurati”.

I nostri membri sono pienamente impegnati nella riduzione graduale degli HFC, ma sono seriamente preoccupati per il fatto che gli emendamenti adottati oggi dal Parlamento europeo non siano né accessibili per molti europei né tecnicamente fattibili in tutte le applicazioni, mettendo a rischio la sicurezza e l’efficienza energetica di alcune apparecchiature e non concedono abbastanza tempo per formare adeguatamente gli installatori. sicurezza e l’efficienza energetica di alcune apparecchiature, e non lasciano abbastanza tempo per formare adeguatamente gli installatori e i tecnici che si occupano di assistenza“.

Rimaniamo fiduciosi che il regolamento, nei prossimi mesi, possa giungere a un punto di equilibrio“, ha dichiarato Patten. “Il voto odierno in plenaria ha dimostrato un minore sostegno alle proposte della Commissione ENVI, dimostrando che alcuni dei messaggi chiave dell’industria sono stati ascoltati. Ora guardiamo al Consiglio e agli Stati membri, e speriamo che il punto di vista dell’industria venga preso in considerazione per un’implementazione più pragmatica e realistica“.

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